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Mostra “Surrealismo” al Centre Pompidou: con Marie Sarré e Adrien Goetz

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Il Surrealismo è un manifesto che celebra il suo centenario, ed è ora anche una mostra assolutamente magnifica che ha avuto inizio al Centre Georges Pompidou di Parigi. Per comprendere questo movimento, spiega Marie Sarré, “dobbiamo ritornare alle origini del surrealismo che, ben prima del 1924, era ancorato all’esperienza della prima guerra mondiale. I futuri surrealisti sono giovani di età compresa tra i 25 e i 28 anni, che hanno vissuto il fronte e che usciranno da questa esperienza traumatizzati , con un disgusto per i valori moderni, per i valori occidentali. Prima si avvicineranno a Dada, faranno diverse esperienze E infine, il 15 ottobre 1924, André Breton pubblica il manifesto surrealista.

Un testo che “si apre con un inno all’immaginazione, che sarebbe per l’uomo un modo per contrastare la ragione, il razionalismo che portò al disastro della Prima Guerra Mondiale. Un inno anche al sogno, che è per l’uomo un’idea salvifica, che gli permette andare oltre questa realtà quotidiana. E poi al meraviglioso, che è una nozione assolutamente essenziale, che ritornerà più volte nel manifesto e che anche qui è un modo per andare oltre questo razionalismo.

Il surrealismo non si limita ai cliché che leggeremo più tardi al riguardo: infantile, giocoso, basato sulla scrittura automatica o sui cadaveri squisiti… È un movimento che ha avuto una grande importanza nel mondo dell’arte, spiega Adrien Goetz: “Quando vediamo la mostra, ci rendiamo conto che inizia dall’inizio del XIX secolo e che questo movimento non si ferma al 1924. La mostra si estende oltre la data del 1924, fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale. È un momento molto visione ampia del surrealismo, che mi ha davvero affascinato.”


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