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Case, una sala comunitaria, un centro per anziani: come un comune del Lot di 334 abitanti ha potuto realizzare questo progetto da 7 milioni di euro

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l’essenziale
Nove piccole case dagli affitti moderati, uno spazio comunitario e associativo, senza dimenticare un centro per anziani, questo è il progetto che sta emergendo a Montgesty, cittadina di 334 abitanti.

Senza dubbio la residenza La Doline sarà l’investimento di questo mandato a Montgesty. Jean-Noël Galthié e il suo team hanno realizzato un bellissimo progetto di edilizia inclusiva che sta prendendo forma a pochi passi dalla chiesa e che sarà affiancato da un nuovissimo spazio comune al servizio dei residenti e delle associazioni del villaggio. Questo fine settimana, il piccolo comune di 334 abitanti ha posato la prima pietra, alla presenza delle autorità locali.

“Inizialmente, avevamo l’idea di un habitat per anziani, per offrire agli anziani un’alternativa tra casa e casa di riposo. Dalle visite ai dibattiti, questo progetto sostenuto dal locatore Lot Habitat si è mosso verso una residenza sociale inclusiva, con un centro per anziani, validato dall’Agenzia regionale per la sanità”, spiega il sindaco illustrando i piani del progetto.

I lavori procedono e le prime case sono già state costruite.
DDM-MARC SALVET

Si tratta di nove piccole case indipendenti costruite da pochi mesi. Tre sono già senza acqua, senza aria, e la costruzione procede bene su un terreno di 2500 m² che la città ha simbolicamente ceduto a Lot Habitat. “Siamo in realtà due titolari del progetto – spiega il sindaco – perché contemporaneamente il Comune ha avviato un altro progetto con lo stesso architetto e le stesse imprese: quello di una sala comunitaria e associativa che ospiterà anche uno spazio per anziani Grazie a questa collaborazione siamo riusciti a unire le attività e ridurre i costi del lavoro, ma anche ad essere molto più efficienti”.

Oltre 7 milioni di euro di investimenti in due operazioni distinte

Il progetto Doline rappresenta un investimento di 1,7 milioni di euro per il Comune (che ha ottenuto l’80% di sovvenzioni) e di 5,40 milioni di euro per il locatore del Lot. Le prime pale sono iniziate nel 1° trimestre del 2024. “Avremo completato 5 unità abitative T2 di 56 mq e 4 unità abitative T3 di 72 mq, tutte su un unico livello e con terrazza esterna e casetta da giardino, situate su uno spazio verde privato da 150 a 200 mq”, dettagliano i partner che hanno già ricevuto 5 richieste da parte dei residenti del villaggio.

“Dato che siamo nell’edilizia sociale a canoni moderati, ci sarà una commissione di ripartizione che si pronuncerà sulle pratiche, interviene Stéphane Peigné, direttore del patrimonio di Lot Habitat di 65 anni e più, persone con disabilità o inquilini sociali non abbienti i test potranno richiedere un alloggio.

Uno spazio senior gestito dall’ADMR e servizi accessibili a tutti

Unico obbligo per i futuri inquilini: aderire alla carta ADMR. Perché anche l’associazione delle case rurali è parte interessata di questo approccio insieme a Montgesty e Lot Habitat, come sottolinea Jean-Noël Galthié: “Ci siamo attivati ​​con l’ADMR per organizzare attività e sostegno alla convivenza, con la presenza di un lavoratore 20 ore/settimana Inoltre, sarà accessibile anche un’area senior. Ci saranno anche dei box di 16 mq per ospitare un fisioterapista e un podologo, o anche un parrucchiere, con i quali abbiamo preso i primi contatti”.

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Letto globalmente, se questo progetto è riuscito a realizzarsi, è anche perché i funzionari eletti a livello locale avevano perfettamente inquadrato il loro progetto di lunga data. “Senza un’impresa locale in città, l’ARS non avrebbe mai convalidato il nostro approccio spaziale senior. Ma per avere il nostro caffè a Montgesty, abbiamo dovuto sacrificare il municipio poiché avevamo 5 ettari di terreno edificabile a La Doline hanno potuto avviare una riflessione nel 2019. A La Doline avevamo un fienile in pietra con colombaia e un fabbricato agricolo che è stato raso al suolo, invece, un ampliamento completa quello esistente e restituisce ai residenti e alle associazioni spazi condivisi, a un’ampia sala comune di 120 m², una cucina attrezzata… Poiché questo sito ospitava i nostri locali tecnici, abbiamo quindi acquistato un altro edificio per trasferirli”, ricorda Thierry Bonnet, vicesindaco.

D’ora in poi, tutti attendono con ansia il completamento e l’inaugurazione di questo ambito civico, sociale e inclusivo. Ciò dovrebbe essere fatto nel settembre 2025.

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