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Lucie Castets rinuncia a candidarsi alle elezioni legislative parziali in Isère – Libération

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L’ex direttrice delle finanze del municipio di Parigi, candidata al posto di primo ministro per il PFN, ha annunciato venerdì 18 ottobre che non si presenterà a Grenoble. Lì dovranno essere organizzate elezioni legislative parziali dopo le dimissioni del deputato della LFI Hugo Prevost.

E alla fine è un no. Mentre molti l’hanno vista candidarsi per il posto lasciato vacante nell’Assemblea nazionale dal deputato della LFI Hugo Prevost, Lucie Castets alla fine non parteciperà alla campagna elettorale. Questo venerdì 18 ottobre, quella proposta dal Nuovo Fronte Popolare per Matignon annuncia all’AFP che rinuncerà a candidarsi nell’Isère, in una circoscrizione elettorale a cavallo tra Grenoble e parte della sua periferia nord dove dovrà essere organizzata presto una legislativa parziale.

“Non ci andrò. Ritengo che le condizioni della mia candidatura non siano state soddisfatte per questo parzialeha spiegato l’alto funzionario di 37 anni che non ha voluto sedere nel gruppo LFI all’Assemblea. Ciò che mi è stato proposto non mi ha permesso, secondo me, di continuare a fungere da collegamento per la sinistra”. Il partito di Jean-Luc Mélenchon ha posto una condizione non negoziabile per concedergli la nomina.

Hugo Prevost, 25 anni, ha preso il posto dell’ex ministro macronista Olivier Véran a luglio. Ha rinunciato al suo mandato la settimana scorsa dopo essere stato accusato di “atti gravi di natura sessuale” impegnato in particolare quando guidava il sindacato studentesco, vicino alla LFI.

La sua partenza ha avviato il conto alla rovescia verso le future elezioni, che dovranno tenersi entro tre mesi, e le trattative all’interno dei partiti. A cominciare dalla LFI, che aveva ottenuto questo collegio elettorale nell’ambito dell’accordo costitutivo del PFN subito dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale il 9 giugno da parte del presidente Emmanuel Macron.

“Il valore aggiunto di Castets non è essere LFI”

L’opzione Lucie Castets è stata subito avanzata: “Fa parte degli scenari”ha riconosciuto lunedì il coordinatore del partito della sinistra radicale, Manuel Bompard. La persona interessata si è subito detta “pronto ad aiutare ma non a nessuna condizione”in particolare quello dell’adesione “il gruppo più rappresentativo della diversità e dell’unità della sinistra”. Capire il gruppo ambientalista, dove sono presenti, oltre ai Verdi, membri di Génération.s ed ex ribelli Insoumis, come il deputato della Somme François Ruffin.

“Lei è l’unica che può vincere il collegio elettorale”si è vantato un dirigente del partito ecologista, per il quale “Il valore aggiunto di Lucie Castets non è essere LFI”. Un vantaggio in questo territorio che comprende Grenoble e le periferie più ricche, storicamente ancorate alla destra fino al 2007.

Una garanzia anche di fronte al rischio di divisione locale. Giovedì sera, la federazione del partito socialista dell’Isère aveva designato la sua consigliera dipartimentale Amandine Germain come candidata alla nomina della sinistra unita, difendendola “legittimità per presentare una candidatura al rally”. Lasciando una porta aperta a Lucie Castets “nel caso in cui (lei) dovesse essere in definitiva rappresentativa di tutte le componenti del PFN”. Cosa che quindi non avverrà.

Lucie Castets è uscita dall’anonimato il 23 luglio quando i partiti di sinistra, arrivati ​​primi alle elezioni legislative anticipate, l’hanno scelta come loro candidata alla carica di Primo Ministro. La candidatura è stata respinta da Emmanuel Macron ma questo normanno, specializzato nella difesa dei servizi pubblici, ha successivamente rinunciato al suo incarico di direttore delle finanze della città di Parigi per perseverare in politica. Un desiderio che un’elezione a Palazzo Borbone avrebbe potuto consolidare.

Aggiornato alle 21:52 con più contesto

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