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Decisione shock: la Nazionale non potrà più indossare la croce svizzera!

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La squadra nazionale di hockey su ghiaccio non potrà più portare lo stemma svizzero sulle sue maglie. La Federazione svizzera di hockey su ghiaccio (SIHF) ha presentato la sua richiesta in ritardo, rileva il Tribunale amministrativo federale. Il SIHF può ancora ricorrere al Tribunale federale.

Se il Tribunale federale non decide diversamente, i giocatori della nazionale di hockey non potranno più portare la croce svizzera sulle loro maglie (archivio).

CHIAVE DI PIETRA

Dalla revisione della legge sulla protezione degli stemmi svizzeri nel 2017, l’uso di questi ultimi è in linea di principio riservato alla Confederazione. Le aziende e le associazioni che ne facevano uso da almeno 30 anni avevano la possibilità di richiedere una deroga fino alla fine del 2018.

In una decisione pubblicata venerdì il Tribunale amministrativo federale ha constatato che la SIHF ha lasciato scadere tale termine. Conclude che l’Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) ha avuto ragione a non dare seguito alla richiesta presentata dalla federazione nell’ottobre 2021.

Contatta Guy Parmelin

Nel giugno 2018 la SIHF ha contattato Guy Parmelin, allora capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Lei lo ha informato che l’IPI le aveva ordinato di rimuovere lo stemma svizzero dalle maglie e dagli altri indumenti della squadra nazionale di hockey su ghiaccio.

La federazione ha chiesto che venga concesso un effetto sospensivo per la prossima stagione, fino al 31 maggio 2019, perché la trasformazione delle maglie comporterebbe costi non indifferenti. Nell’ottobre 2021 la SIHF si è nuovamente rivolta al DDPS per ottenere il diritto di continuare a utilizzare lo stemma svizzero per le sue squadre nazionali.

La SIHF ha poi sostenuto che numerose autorità le avevano assicurato che la nazionale avrebbe potuto continuare a esporre anche in futuro lo stemma svizzero, che utilizzava dal 2015. Nella sua risposta il DDPS gli ha spiegato che il responsabile è l’IPI. del caso e lo ha deferito al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Conferme dei ministri

Nel suo ricorso la federazione ha fatto riferimento alle conferme orali dei consiglieri federali Guy Parmelin e Elisabeth Baume-Schneider. Inoltre l’IPI gli avrebbe indicato senza alcuna riserva che il Consiglio federale sarebbe stato autorizzato a rilasciare autorizzazioni eccezionali.

Il Tribunale amministrativo federale ha lasciato aperta la questione sostanziale se la SIHF soddisfacesse le condizioni molto rigorose per l’uso dello stemma. La legge prevede un’utilizzazione ininterrotta per 30 anni e un interesse meritevole di tutela all’utilizzazione continuata.

Queste condizioni sono cumulative, ricordano i giudici di Saint-Gall. E l’interesse meritevole di tutela è riconosciuto se dalla rinuncia all’uso derivano svantaggi sproporzionati. Nella sua decisione di primo grado l’IPI ha ritenuto che questi criteri non fossero soddisfatti. (sentenza B-669/2024 del 15 ottobre 2024)

zs, ats

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