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Influenza aviaria ad alta patogenicità: aggiornamento sulla situazione al Nord – Notizie – Notizie

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Aggiornato il 16/10/2024

Con decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 15 ottobre, il Ministro delle Politiche agricole, sovranità alimentari e forestali innalza il livello di rischio da “trascurabile” a “moderato” sull’intero territorio metropolitano per quanto riguarda – contro l’influenza aviaria ad alta patogenicità.

Questo decreto ha l’effetto di rafforzare le misure di sorveglianza et prevenzione versare detentori di pollame e altri volatili in cattività a titolo professionale e non professionale dal 16 ottobre 2024.

Da diverse settimane in Europa si registra una diffusione dinamica del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nella fauna migratoria (oche selvatiche, cigni reali e alzavole in particolare) nell’Europa orientale e in Italia, ma anche negli allevamenti in Bulgaria, Ungheria e Repubblica Ceca , Moldavia e Italia. La situazione epidemiologica dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) si sta quindi deteriorando.

Dall’agosto 2024 in Francia sono stati contati 4 focolai in aziende agricole e uno in un’aia. In quest’ultimo, le caratteristiche genetiche del virus sono identiche a quelle dei virus all’origine dei focolai in Europa centrale, il che indica una ripresa della migrazione.

Il passaggio al livello di rischio “moderato” comporta l’attuazione di misure rafforzate di sorveglianza e prevenzione nelle aree di particolare rischio. Le aree a rischio particolare (ZRP) sono zone umide situate sotto i principali corridoi migratori utilizzati da specie identificate come aventi un ruolo importante nella trasmissione dei virus HPAI dove la probabilità della loro introduzione dal compartimento selvatico è maggiore rispetto al resto del territorio.

Nel dipartimento del Nord, la ZRP è composta dai seguenti 11 comuni: BAVINCHOVE, COURCHELETTES, FERIN, GRAND-FORT-PHILIPPE, GRAVELINES, LAMBRES-LEZ-DOUAI, NIEURLET, NOORDPEENE, RENESCURE, SAINT-GEORGES-SUR-L’ AA, ZUYTPEENE.

In un’area di questo tipo, l’aumento del livello di rischio porta all’applicazione di misure di biosicurezza rafforzate:

– negli stabilimenti che detengono meno di 50 volatili e negli stabilimenti che detengono volatili in cattività, il pollame e i volatili in cattività detenuti sono confinati o protetti da reti;

– salvo motivi di benessere degli animali e in condizioni ben definite, negli stabilimenti che detengono 50 o più volatili, il pollame allevato è protetto e la sua alimentazione e abbeveraggio sono protette;

– salvo deroghe, il divieto di assembramenti di volatili;

– riguardo alla caccia agli uccelli acquatici:

– a determinate condizioni è autorizzato il trasporto dei chiamanti in numero limitato;

– richiami residenti, già presenti sul posto e che non necessitano di trasporto, il cui utilizzo per la caccia è autorizzato e purché non abbiano contatto diretto con richiami nomadi trasportati;

– a determinate condizioni, è autorizzato il trasporto e l’introduzione della selvaggina di penna.

Per ulteriori dettagli contattare:

– la Direzione dipartimentale per la protezione delle popolazioni del Nord (DDPP): [email protected]

– l’Ufficio francese per la biodiversità: [email protected]

– la federazione dipartimentale dei cacciatori del nord: [email protected]

Si tenga presente che il consumo di carne, foie gras e uova – e più in generale di qualsiasi prodotto alimentare a base di pollame – non presenta alcun rischio per l’uomo.

Per saperne di più è possibile consultare il sito del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare: https://agriculture.gouv.fr/influenza-aviaire-la-situation-en-france

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