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Vittoria! Condannata l’Università della Sorbona per aver vietato un convegno sull’ecologia

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Lunedì 14 ottobre, l’Università della Sorbona e il Pugno Alzato sono stati entrambi convocati davanti al Tribunale amministrativo di Parigi dopo il rifiuto arbitrario e immotivato dell’università di mettere a disposizione una sala per tenere una riunione sull’ecologia. Se l’università aveva affermato oralmente di aver vietato l’incontro in nome della circolare Hetzel, non si è nemmeno degnata di comparire davanti al tribunale amministrativo o di fornire una difesa.

La decisione presa questo martedì 15 ottobre è definitiva, l’Università della Sorbona non aveva alcun motivo valido per rifiutarsi di tenere questa riunione, ed è quindi condannata a pagare 2.000 euro a Le Poing Levé, oltre a fornirle una sala per la sua riunione. !

Dopo la decisione del tribunale amministrativo di Aix Marsiglia la scorsa settimana, si tratta di una nuova vittoria per Le Poing Levé contro la politica di censura e repressione portata avanti dal nuovo ministro dell’Istruzione superiore.

In effetti, questi divieti di riunioni si inseriscono in un contesto di forte repressione per mettere a tacere e mettere a tacere la voce dei giovani in un momento in cui si prevedono numerosi attacchi contro l’università. A Sciences Po Parigi, quattro studenti sono stati convocati per sanzioni disciplinari per essersi mobilitati a sostegno della Palestina, più in generale aumentano le misure giudiziarie e amministrative nelle università. In gioco c’è la volontà del governo e delle presidenze universitarie di allineare i giovani. Dalla repressione del sostegno al popolo palestinese a quella contro la sfida di un’Università al servizio dei grandi gruppi capitalisti e dei loro progetti di distruzione del pianeta, la repressione che si abbatte sugli studenti mira a imbavagliare ogni minima espressione politica.

Questa decisione del tribunale amministrativo è quindi un’ottima notizia, dopo la vittoria di Marsiglia, queste decisioni devono servire da precedente per contrastare gli attacchi contro le nostre libertà politiche nelle università. Attacchi che dovranno continuare a essere combattuti costruendo un arco di forze necessario a reprimere l’offensiva autoritaria e liberticida del governo.

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