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Soppressione di posti all’ONF: gli eletti dell’associazione dei comuni forestali del Gard si oppongono!

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Lo Stato ha annunciato la soppressione di 95 posti all’interno dell’ONF. I funzionari eletti dell’associazione dei comuni forestali e dei comuni del Gard si oppongono. Le sfide forestali e climatiche di domani richiedono una consapevolezza che lo Stato non sembra voler assumere!

L’ONF è un ente pubblico e commerciale che ha diverse missioni: una missione di servizio pubblico per la gestione delle foreste pubbliche e una missione competitiva come azienda privata. Questo duplice ingresso è stato denunciato da tempo dagli eletti dei comuni forestali. Le questioni climatiche sono ormai percepibili nella nostra vita quotidiana (incendi, episodi delle Cévennes, ecc.). La foresta è un deposito di carbonio che, se gestita, può ridurre questi effetti. I Comuni si avvalgono delle competenze dell’ONF per questa gestione, oltre che per la prevenzione incendi. Lo Stato fornisce risorse all’ONF per fornire questo servizio pubblico alle comunità. Queste risorse rappresentano lo 0,02% del bilancio del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità e delle Foreste (di recente è stato aggiunto il nome foresta…) da cui dipende la foresta, mentre la foresta pubblica rappresenta l’11% della superficie della Francia. Notiamo anche che il budget di questo ministero aumenta di 1,6 miliardi quest’anno 2024, passando da 6 a 7,6 miliardi!
A ciò si aggiungono gli annunci del governo che chiede alle comunità di realizzare 5 miliardi di risparmi operativi.
Per gli eletti si tratta di una doppia sanzione!

“È inaccettabile per la preservazione delle foreste ed è inaccettabile per i bilanci
comuni.
Ricordiamo che questo annuncio arriva a meno di un mese dalla pubblicazione di una relazione della Corte di Giustizia
conti. Critica la politica di smantellamento dell’ONF e ne raccomanda il rafforzamento
finanziamenti e buste paga, prendersi cura della biodiversità e richiede un reale processo decisionale
consapevolezza dello Stato sulla necessità di preoccuparsi per la foresta francese che è in reale pericolo.
E si propone l’esatto contrario! La foresta pubblica francese finisce dritta contro il muro, anche se lo è
una soluzione alla lotta al cambiamento climatico”.
Per Cédric Clémente, presidente dell’associazione dei comuni e delle comunità forestali
Gard, questa eliminazione di posti di lavoro era prevedibile:
“Lo avevamo annunciato nel 2022 durante gli ultimi colloqui con lo Stato! Cercano con tutti i mezzi di ridurre la gestione delle foreste. Hanno una visione economica solo quando la questione è climatica e di interesse generale! Oggi rifiutiamo la proposta dello Stato di eliminare gli incarichi all’ONF. I funzionari eletti sono affiancati da tecnici sul campo che li consigliano quotidianamente nella gestione delle foreste comunali o che li aiutano nella prevenzione dei rischi di incendio.
Le riflessioni delle gerarchie parigine sui risparmi da realizzare non sono rilevanti se vogliamo un servizio pubblico che difenda tutte le questioni della foresta mediterranea.
In questa stessa logica chiediamo anche la separazione dei servizi competitivi dell’ONF in un’altra struttura che non ha nulla a che vedere con l’ONF, per evitare confusione di generi! »

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