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La DZ Mafia, una PMI del settore farmaceutico diventata un’etichetta criminale con ambizioni mafiose

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Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo dell’autista del VTC, incastonato nel muro della scuola elementare Saint-Charles-2, a Marsiglia, il 4 ottobre 2024. L’autore dell’omicidio sarebbe un detenuto della Aix-en- Prigione della Provenza Luynes e afferma di essere un membro della mafia DZ. PENNANT FRANCK / LA PROVENCE / MAXPPP

Tiro fisso. Interno notturno. Il video mostra una quindicina di uomini incappucciati, tutti vestiti di nero. Formano un nucleo attorno al loro capo, stazionato dietro un altare improvvisato coperto da un lenzuolo bianco floccato con la loro etichetta in maiuscolo: «DZ MAFIA». Quando l’uomo in piedi al centro dell’assemblea parla, con una voce sorda manipolata da un computer, non si tratta di invocare una messa nera o di pronunciare una minaccia. Il gruppo si filma qui per denunciare l’usurpazione del proprio “marchio”.

In questa confusa conferenza stampa, trasmessa sui social network mercoledì 9 ottobre, il gruppo criminale marsigliese nega di aver dato mandato all’adolescente di 14 anni che ha ucciso, il 4 ottobre a Marsiglia, un conducente di VTC, altra vittima collaterale del narcobanditismo. Il suo sponsor, detenuto nel carcere di Aix-Luynes (Bouches-du-Rhône), aveva tuttavia affermato di appartenere alla mafia DZ. “Abbiamo abbastanza uomini, mezzi e mezzi per agire se fossimo obbligati a farlo”dice l’uomo che parla nel video, ansioso di restaurare l’immagine offuscata della sua organizzazione criminale.

Esaltato da questo decoro che ricorda le esigenze delle organizzazioni clandestine, questo discorso non sancisce il potere di un clan gerarchico consolidato da tempo, ma mette in luce la preoccupante fulminea ascesa di un’impresa criminale con finalità egemoniche. La prima volta che il “marchio” DZ Mafia è apparso agli occhi degli investigatori è stato appena un anno e mezzo prima – già in una pubblicazione condivisa sui social network. Non si tratta quindi di esonerarsi dall’uso della violenza. Nel marzo 2023, queste sono le immagini del rogo del corpo di una vittima uccisa a La Busserine, cittadina del 14e distretto di Marsiglia, che sono accompagnati dal nome DZ Mafia. DZ come Dzayir, Algeria in arabo.

“Un obiettivo espansionistico”

Se la mafia della DZ è diventata nota al grande pubblico con l’omicidio del conducente della VTC, seguito da questa enigmatica conferenza stampa, i marsigliesi, durante tutto il 2023, ne hanno sentito parlare quasi ogni settimana, al ritmo di 49 narcomicidi commessi quell’anno, di cui oltre l’80% attribuiti alla “DZ”. Molti sono stati perpetrati da giovani reclute, arruolate tramite Snapchat, mercenari talvolta provenienti da famiglie borghesi. Come un altro ragazzo reclutato per ricoprire il ruolo di autista. Tre o quattro omicidi dopo, decide di lasciare la banda perché “Sta iniziando a causare molti morti”. Soprattutto, spiega in fermo di polizia, ha raggiunto la cifra che si era prefissato: 20mila euro. “Con i soldi ho comprato la macchina e i vestiti. »

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