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Una petizione per salvare Le Marité, l’ultimo cane Terranova della Francia, mangiato da un fungo

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“Offriamo crociere della durata di diverse settimane La Maritécome il Bianco. » Questa è la proposta di Cyril Guéret. Le Granvillais, ex membro dell’equipaggio, ha lanciato più di un anno fa una petizione su Internet “restituire una spinta attrattiva alla barca a vela”. Nella sua lettera, all’attenzione di Hervé Morin, presidente della Regione Normandia, suggerisce anche “portare il consiglio regionale della Normandia nel gruppo di interesse pubblico di Marité, insieme al consiglio dipartimentale della Manica”. Finora nessun firmatario in vista, a parte lo stesso Cyril Guéret. Non importa, non si muoverà. Lui vuole “riaccendere i riflettori” su una sua idea nel momento in cui il Dipartimento è alla ricerca di partner per restaurare la barca, infestata da un fungo.

Cabine per passeggeri

Prima di essere messo in bacino di carenaggio, La Marité ha offerto ai turisti gite di un giorno: Granville Bay, le Isole Chausey, Pointe du Grouin… Un’offerta “inadatto” per l’autore della petizione: “Una nave a tre alberi per andare a Chausey è come prendere il TGV per percorrere 20 km. Non ha proprio senso.” Propone invece di prevedere cabine per una ventina di passeggeri, che potrebbero così dormire a bordo della vecchia piattaforma e proseguire la navigazione. “ Potrebbe andare in Norvegia o fare tournée in Europa. »

L’ultimo cane Terranova in Francia attaccato da un fungo

Resta da vedere in quali condizioni la Marité potrebbe tornare in mare L’ultima Terranova in Francia ha celebrato il suo centenario in pompa magna, nel 2023, al largo di Granville. Ha lasciato il suo porto di origine quasi un anno fa, diretta a Port-en-Bessin per l’ispezione decennale dello scafo e degli alberi. È qui che è stato scoperto il fungo, vicino al marciume secco. Da allora non ha più salpato e non è più tornato a Granville. Si prevede che il restauro della barca costerà diversi milioni di euro.

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