Manovre militari navali congiunte tra i Marines delle Forze Armate britanniche e i Marines delle Forze Armate Reali del Marocco si sono svolte recentemente nello Stretto di Gibilterra, al largo della costa di Tangeri. La HMS Cutlass, una nave pattuglia britannica, ha recentemente concluso la sua visita a Tangeri, dove ha partecipato a una serie di manovre a fianco della Marina reale marocchina, sotto la direzione di alti ufficiali militari marocchini.
Questo schieramento ha infatti beneficiato della partecipazione attiva dell’Addetto alla Difesa dell’Ambasciata britannica a Rabat, nell’ambito degli sforzi volti a rafforzare le relazioni tra le due Marine.
La visita prevedeva manovre di interoperabilità e incontri con i comandi militari locali, rafforzando così la cooperazione bilaterale.
La HMS Cutlass, una nave integrata nel Royal Navy Gibraltar Squadron (RNGS), è entrata in servizio nel 2022 e ha effettuato la sua seconda visita in un porto straniero a Tangeri nel 2024, dopo una precedente visita in Portogallo lo scorso maggio. La visita della HMS Cutlass segue quella della HMS Dagger, che fece scalo a Tangeri nel maggio 2023.
All’arrivo nella città marocchina, l’equipaggio della HMS Cutlass è stato accolto calorosamente dalle autorità marocchine e dalla Royal Navy. Nel corso della visita, l’ufficiale al comando dello Squadrone di Gibilterra della Royal Navy, secondo la tradizione navale, ha avuto incontri con il Capitano Zitouni, comandante della 5a base navale di Tangeri, il Capitano Senior Omari, responsabile del settore Marittimo del Nord, e colonnello senior Htoto, comandante della guarnigione di Tangeri.
Questi incontri hanno puntato i riflettori sul rafforzamento dei legami bilaterali e sull’esplorazione di nuove opportunità di collaborazione tra le marine del Regno Unito e del Marocco. Secondo il comandante, questa visita ha offerto un “opportunità adatta“ per migliorare le capacità operative insieme alle controparti marocchine, sottolineando l’importanza della formazione congiunta per affrontare le sfide della sicurezza marittima nella regione.
Oltre agli impegni ufficiali, la visita della HMS Cutlass comprendeva un’esercitazione congiunta con la Rodman GC-131, una nave pattuglia della Royal Navy con base a Tangeri. Le manovre si sono svolte in un’area specifica della costa marocchina, con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità delle due marine militari e testare le capacità di ciascuna nave. L’ambasciatore britannico in Marocco, Simon Martin, ha assistito a queste operazioni, salendo a bordo della HMS Cutlass prima della partenza.
Nel corso di questa esercitazione navale, gli equipaggi delle due navi hanno effettuato complesse manovre di navigazione, simulazioni di comunicazioni radio ed esercitazioni di traino. L’ambasciatore Martin ha persino preso il timone della HMS Cutlass sotto la supervisione dell’ufficiale esecutivo della nave, contribuendo a un cambio di posizione coordinato durante le manovre. Al termine degli esercizi, la HMS Cutlass ha completato un “formazione Foxtrot” al fianco del GC-131, concludendo lo schieramento con uno scambio di saluti in alto mare.
L’Ambasciatore britannico ha sottolineato l’importanza della cooperazione nello Stretto di Gibilterra, precisando che “queste esercitazioni riflettono l’impegno dei due paesi per la libertà di navigazione in questa zona marittima strategica”. Ha inoltre elogiato la professionalità e il coordinamento dimostrati dalle due marine durante le manovre. Dopo la sua permanenza a Tangeri, la HMS Cutlass ritornò a Gibilterra per riprendere le sue consuete operazioni di sorveglianza e sovranità insieme alla HMS Dagger. La visita a Tangeri ha rafforzato i legami storici tra le marine del Regno Unito e del Marocco, come parte di un’alleanza che continua a concentrarsi sulla stabilità e la sicurezza nel Mediterraneo e nell’Atlantico.
La HMS Cutlass e la HMS Dagger sono navi all’avanguardia costruite per operare nelle acque territoriali britanniche di Gibilterra per proteggere la sovranità del Regno Unito su Gibilterra. Hanno una velocità massima di oltre 40 nodi grazie ai loro tre idrogetti e ai motori Volvo Penta.
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