SE Samir Addahre, Ambasciatore di Sua Maestà Mohammed VI presso l’UNESCO, durante il suo discorso al XIVe Conferenza degli ambasciatori africani a Parigi, 25 settembre 2024 – © Cattura video – Clicca sull’immagine per ingrandirla.
Al XIVe Conferenza degli ambasciatori africani a Parigi, dedicata alla “Diplomazia culturale, un vettore di eccellenza nella cooperazione Africa-Francia-Golfo”, SE Samir Addahre, Ambasciatore del Marocco presso l’UNESCO, ha tenuto un discorso straordinario sull’importanza crescente della diplomazia culturale nella scena internazionale relazioni.
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di Alfred MIGNOT per AfricaPresse.Paris (APP)
@africa_presse
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Rivolgendosi ad un pubblico di diplomatici, imprenditori ed esperti del settore culturale, Samir Addahre ha lasciato da parte il discorso preparato per adottare un tono più personale. “La cosa più interessante in questo tipo di esercizi è soprattutto lo scambio”, ha dichiarato nell’introduzione, affermando che le esperienze condivise e le domande sollevate dai partecipanti sono essenziali per alimentare il dibattito diplomatico.
Diplomazia culturale, una leva
essenziale in un mondo che cambia
SE Samir Addahre ha sottolineato il ruolo determinante della diplomazia culturale nella cooperazione tra Africa, Francia e Paesi del Golfo. Dopo aver ricoperto incarichi di ambasciatore bilaterale in Belgio e in Grecia, è stato all’UNESCO che ha compreso appieno la potenza di questo strumento diplomatico, ha confidato. “Per anni la cultura è stata la parente povera delle relazioni internazionali, ma di fronte alle tensioni identitarie e religiose e alle incomprensioni tra i popoli, oggi la cultura si impone come una leva fondamentale della diplomazia”, ha sottolineato.
Nel contesto della cooperazione Africa-Francia-Golfo, ha insistito sulla capacità della diplomazia culturale di “disinnescare le tensioni” e promuovere il dialogo. “Sia prima delle crisi, durante i negoziati o dopo, per preservare i risultati raggiunti, la diplomazia culturale gioca un ruolo centrale”, ha spiegato. Attraverso la cultura si creano ponti, facilitando la risoluzione delle controversie e rafforzando i legami tra le nazioni.
Una chiara distinzione tra
diplomazia e promozione culturale
Nel suo intervento, SE Addahre ha avuto cura di distinguere la “diplomazia culturale” dalla “promozione culturale”, due concetti spesso confusi. “La diplomazia culturale non è una semplice vetrina per promuovere un Paese, ma fa parte di una strategia politica globale, allo stesso modo della diplomazia economica o parlamentare”, ha chiarito. La promozione culturale, invece, è una scelta sovrana di uno Stato di promuovere le proprie arti e tradizioni all’estero.
Ha inoltre messo in guardia dal rischio di mancanza di coordinamento tra gli attori della diplomazia culturale, citando l’esempio del Marocco dove la moltiplicazione delle iniziative può talvolta offuscare la visione strategica. “È fondamentale che tutti gli attori si allineino alla dottrina definita dal Ministero degli Affari Esteri, per evitare trappole e garantire una diplomazia coerente”, ha insistito.
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Marocco, crocevia di culture e
protagonista della diplomazia culturale
SE Samir Addhare ha illustrato l’importanza della diplomazia culturale parlando del Marocco, una nazione situata al crocevia delle civiltà. “Sono marocchino, africano, musulmano, con affluenti ebrei sanciti dalla nostra Costituzione, e sono stato educato da gesuiti francesi”, ha confidato, sottolineando la ricchezza e la diversità culturale del suo Paese. Questa pluralità, profondamente radicata in Africa, rende il Marocco un attore essenziale nel riavvicinamento delle nazioni.
L’Ambasciatore ha anche espresso il suo “orgoglio” per la crescita della diplomazia culturale in Marocco e per il suo ruolo nella convivenza. “La diplomazia culturale è uno strumento per riunire le persone e promuovere la pace. È una diplomazia tranquillizzante che offre soluzioni durature in un mondo in costante cambiamento”, ha aggiunto.
Cooperazione rafforzata
Africa-Francia-Golfo
Per quanto riguarda il tema della conferenza – “La diplomazia culturale, un vettore di eccellenza nella cooperazione Africa-Francia-Golfo” – SE Samir Addhare ha sottolineato la necessità che queste tre regioni rafforzino i loro partenariati attraverso la cultura. “È essenziale coordinare la diplomazia culturale con la diplomazia classica e parlamentare, affinché i rappresentanti del popolo possano conoscersi meglio e lavorare insieme per risolvere le questioni contemporanee”, ha spiegato.
L’ambasciatore ha lanciato un messaggio forte anche alla Francia, invitandola a svolgere appieno il suo ruolo sulla scena internazionale. “La Francia porta con sé valori eccezionali ed è fondamentale che occupi il suo posto nel concerto delle nazioni, soprattutto di fronte a potenze le cui agende a volte sono divergenti”, ha affermato.
Un appello alla pace
e alla Fraternità
SE Samir Addahre ha concluso il suo intervento con un appello alla pace e alla fraternità. “Viviamo in un mondo segnato da terribili tragedie, ma la diplomazia culturale può svolgere un ruolo calmante, aprendo vie di dialogo e riunendo le persone”, ha dichiarato.
Di fronte alle sfide attuali, in particolare in Africa e in Medio Oriente, l’Ambasciatore marocchino ha ribadito la sua convinzione che la diplomazia culturale, se ben coordinata e integrata nella strategia complessiva di un Paese, può essere un potente vettore di cambiamento e unità.
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“Progetti di rete ferroviaria,
infrastrutture del futuro per l’Africa »
SE Alaa YOUSSEF, Ambasciatore d’Egitto, ha già confermato la sua partecipazione al panel.
I candidati esperti del panel e gli sponsor aziendali che desiderano partecipare, farsi conoscere a: [email protected]
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