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Corte dei conti di Ginevra: il candidato del PLR sta per essere eletto

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Corte dei Conti: il candidato del PLR sta per essere eletto

Secondo i primi risultati, il candidato dell’alleanza PS-Verts-Centro-PLR, Pierre-Henri Pingeon, è stato scelto dal popolo, ma con un tasso di astensione al livello più basso degli ultimi vent’anni.

Pubblicato oggi alle 13:05

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La nuova squadra della Corte dei conti sta per essere completata. Secondo i primi risultati del secondo turno delle elezioni dell’organo di controllo della Repubblica, svoltosi questa domenica, il candidato del PS-Verts-Centre-PLR, Pierre-Henri Pingeon, risulta vincitore. Ma il voto non ha entusiasmato le folle: il tasso di partecipazione non è mai stato così basso negli ultimi vent’anni.

Secondo questi risultati attesi (quelli definitivi arriveranno nel tardo pomeriggio), gli elettori hanno infatti preferito questo candidato del PLR, esperto revisore (17.934 voti), all’indipendente Félix Reimann (15.097 voti) e al liberale verde Mark Brendow (6771 voti). Già al primo turno questi due “outsider” erano avanti di 20.000 voti rispetto al PLR non eletto.

L’alleanza si è mobilitata di più per eleggere il suo magistrato? Pierre-Henri Pingeon dovrebbe comunque unirsi alla squadra già eletta il 22 settembre: gli uscenti Sophie Forster Carbonnier e Fabien Mangilli per i magistrati, Nathalie Brender e Frédéric Varone per i sostituti, tutti provenienti dalla lista sindacale.

È anche Laurent Thurnherr, membro di questa stessa lista, ad essere scelto per l’ultimo posto di sostituzione, di fronte alla candidata di Libertà e Giustizia Sociale (LJS) Sandra Golay.

Poco entusiasmo

Questo secondo round non ha precedenti a Ginevra. Ma come la prima (con 10.000 schede bianche e il 37,14% di partecipazione), non ha suscitato molto interesse tra la popolazione: il tasso di elettori, 15,4% di cui 2.088 schede bianche, non era stato così basso negli ultimi vent’anni.

Il 4 novembre 2012 è stata anche l’elezione della Corte dei Conti a registrare tale disaffezione, con un tasso del 27,8%. Per trovare valori ancora più bassi dobbiamo andare molto più indietro, ad un tempo difficilmente paragonabile. “Nel 1971, l’elezione dei magistrati raggiunse un tasso di partecipazione dell’8%”, indica la Cancelleria.

Come spieghiamo questo disinteresse? Probabilmente il profilo poco conosciuto dei candidati e la mancanza di questioni di parte in queste elezioni. Incaricata di monitorare il corretto funzionamento dell’amministrazione, la Corte dei conti individua ogni anno una serie di disfunzioni nelle istituzioni.

Segue lo sviluppo.

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Chloé Dethurens è giornalista nella sezione di Ginevra dal 2019. Scrive per la Tribune de Genève dal 2007. Maggiori informazioni

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