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Mohammed VI invita i funzionari eletti della nazione a essere più “proattivi” – Telquel.ma

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IOl È un piacere per me, in apertura di questo anno legislativo, rivolgermi a voi e, attraverso la vostra assemblea, alle diverse autorità, alle diverse istituzioni, nonché alla comunità dei cittadini, per discutere degli ultimi sviluppi della vicenda del Sahara marocchino, considerata da tutti i marocchini la prima causa nazionale”.

È in questi termini che il re Mohammed VI ha dato il tono al discorso reale di apertura dell’XI legislatura. Un discorso interamente dedicato alla questione del Sahara, dove il sovrano ha ricordato la necessità di passare”dalla fase di gestione vera e propria a una dinamica di cambiamento che si sviluppa internamente ed esternamente e copre tutti gli aspetti del dossier”.

Un cambiamento che, secondo il re, comporta l’abbandono dell’ “L’approccio puramente reattivo a favore di una logica di iniziativa, fermezza e proattività”, quasi una settimana dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che annulla gli accordi agricoli e gli accordi di pesca tra il Marocco e l’UE.

Grazie Macron

Questo discorso è stato anche l’occasione per il Capo dello Stato di esprimere i suoi ringraziamenti alla Francia e ad Emmanuel Macron.per questo sincero sostegno alla marocchinità del Sahara”. Ringraziamenti estesi anche alla Spagna.

La sovrana ha poi ricordato il crescente sostegno dei Paesi europei, arabi e africani al carattere marocchino del Sahara. Maggiori sostegni che si traducono in investimenti nelle province del Sud con l’obiettivo di sostenere”la dinamica di sviluppo sociale, economico e culturale che opera nel Sahara marocchino, e consolida la sua posizione come asse di comunicazione e di scambio tra il Marocco e le sue profondità africane”.

Per il re, questo slancio dovrebbe consentire di piazzare il “Il Sahara marocchino è al centro di iniziative continentali strategiche (…) come il progetto del gasdotto Marocco-Nigeria e il Processo degli Stati atlantici africani, nonché l’iniziativa intrapresa per promuovere l’accesso dei paesi del Sahel all’Oceano Atlantico”.

D’altro canto, il re ha anche ricordato ai parlamentari le loro responsabilità, sottolineando l’importanza della diplomazia partigiana e parlamentare, per “ampliare il sostegno all’iniziativa di autonomia come unica soluzione a questo conflitto regionale”.

Per realizzare questa missione, ha raccomandato che i funzionari eletti della nazione manifestino “un maggiore coordinamento tra le due Camere del Parlamento in materia, costituendo adeguate strutture interne, dotate di profili qualificati e applicando criteri di competenza e specializzazione nella scelta delle delegazioni, sia in occasione degli incontri bilaterali che in occasione della partecipazione ai forum regionali e internazionali “.

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