Par
Carlo Dos Santos
Pubblicato il
11 ottobre 2024 alle 17:18
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L’annuncio è arrivato martedì scorso, 24 settembre, come un duro colpo per tutti i dipendenti dell’azienda Solvay a Salindres, a nord-est di Alès, nel Gard.
12 CDI salvati
Da allora, a conflitto sociale molto duro stabilito tra dipendenti e direzione. L’accesso al sito è stato bloccato. La fabbrica era ferma.
Le trattative si sono svolte in modo irregolare tra i diversi sindacati e la direzione nazionale del gruppo. Sono stati parzialmente completati giovedì 10 ottobre. Contattato telefonicamente per -Damien Olry, delegato sindacale centrale della CGT in loco, torna su ciò che descrive come ” accordo parziale».
“Sul Cancellati 68 contratti a tempo indeterminatoper ora 12 vengono salvati », assicura il trentenne che smentisce il termine «ok». I sindacati hanno inoltre ottenuto “la corresponsione di un bonus sovralegale al licenziamento per 40.000 euro per dipendentetutt’altro 10 000 inizialmente annunciato”, continua il sindacalista del Gard.
Della proposta di riclassificazione
L’annuncio fatto ieri non è fine a se stesso. “I negoziati proseguiranno fino alla fine di novembre al ritmo di 2-3 al mese . Dobbiamo sapere cosa faremo con gli altri dipendenti qui”, dice il trentenne.
Ai futuri ex dipendenti Solvay che accetteranno di trasferirsi verranno proposte rapidamente proposte di riclassificazione all’interno del gruppo. Una ditta specializzata sarà presente a Gard per lavorare lì nelle prossime settimane.
Il sito resterà comunque chiuso
L’accordo firmato ufficialmente giovedì 10 ottobre non cambia nulla rispetto all’annuncio iniziale. Il sito di Salindres chiuderà definitivamente tra meno di 18 mesi.
“Ciò che è stato convalidato ieri consente solo la ripresa dell’attività qui a Salindres. Il sito era inattivo da due settimane. Lì il locale caldaia viene riavviato. La piattaforma viene rilanciata. La produzione potrà riprendere gradualmentenel fine settimana del 12 e 13 ottobre», confida il delegato sindacale.
“Uno scandalo da evitare”
A meno di un mese dall’annuncio della chiusura, il giovane Gardois non si perde le staffe. “Vogliono chiudere Salindres il più rapidamente possibile per evitare un grave scandalo ambientale e sanitario. Fanno di tutto per evitarlo”, certifica Damien Olry.
Un atteggiamento che sgomenta quanto disgusta i dipendenti Solvay. “Le discussioni sono state molto tese e continueranno.Qui tutti i dipendenti sono esausti, stanchi da un lato e soprattutto totalmente disgustatiperdere il lavoro e soprattutto in questo modo”, conclude irritato Damien Olry.
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