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La salute mentale preoccupa gli svizzeri più del cancro

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La salute mentale preoccupa gli svizzeri più del cancro. Secondo un’indagine Ipsos condotta in 31 Paesi, quasi una persona su due (48%) ritiene che la salute mentale sia il principale problema sanitario nel nostro Paese, ovvero il 20% in più rispetto al 2021. Rispetto a cancro, stress, tossicodipendenza, obesità o addirittura Covid-19. Questo valore è inferiore a quello del Cile (69%), ma superiore a quello del Messico (25%) o del Giappone (26%).

Uno svizzero su tre (27%) afferma che lo stress influisce sulla propria vita quotidiana, una percentuale leggermente inferiore alla media globale (33%). Tuttavia, due terzi degli intervistati assicurano che lo stress non impedisce loro di lavorare. Quasi una persona su due (47%) riferisce di sentirsi depressa al punto da sentirsi triste o senza speranza quasi ogni giorno per due settimane o più.

Nel nostro Paese, il 73% degli svizzeri ritiene che la salute fisica e quella mentale siano ugualmente importanti, mentre il 41% ritiene che il sistema sanitario attribuisca la stessa importanza ad entrambe, una cifra in leggero aumento dal 2021. Due intervistati su tre pensano spesso a il proprio benessere fisico, mentre solo il 48% si preoccupa frequentemente del proprio benessere mentale.

Il rapporto Ipsos evidenzia che le donne sono più colpite dallo stress e dalla depressione rispetto agli uomini. Infine, vengono evidenziate anche le disparità generazionali: così, a livello globale, il 25% delle donne e il 22% degli uomini della generazione Z si sentono già stressati al punto da non poter lavorare, mentre tra i baby boomer questo non rappresenta solo 10 % delle donne e 8% degli uomini.

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