Dieci anni dopo, dopo un rigetto da parte della Procura di Vannes, una nuova querela davanti alla moglie della vittima in sede civile, un rinvio al giudice penale, un’assoluzione, la Corte di Cassazione ha confermato, l’8 ottobre, la condanna finalmente pronunciata dalla Corte d’appello di Rennes, il 6 settembre 2023. La corte ha annullato la decisione di assoluzione del tribunale di Vannes e ha condannato i due responsabili a una pena detentiva di 18 mesi, sospesa e interdetta dai pubblici uffici per cinque anni. “Questa incredibile maratona legale si chiude definitivamente, a nostro favore. È un grande sollievo per questa famiglia devastata”, commenta Me Thierry Fillion, avvocato della vedova della vittima.
La Corte di Cassazione, invece, ha rimesso la parte civile del risarcimento dei familiari alla Corte d’Appello, la quale non aveva motivato la propria decisione di far pagare personalmente i due condannati. Per quanto riguarda l’aspetto amministrativo, la Corte d’appello di Nantes ha confermato nel 2019 che il suicidio del dipendente pubblico era “attribuibile al servizio”.
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