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“Il Regno non ha lezioni da imparare nella lotta contro l’immigrazione clandestina” – Telquel.ma

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la politica migratoria definita da Sua Maestà il Re Mohammed VI si basa sulla condivisione delle responsabilità, sulla lotta contro gli stereotipi e sulla mobilitazione contro le reti della tratta di esseri umani“, ha affermato martedì a Rabat il ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita, sottolineando nel processo che “il Regno del Marocco non ha lezioni da imparare e si assume pienamente le proprie responsabilità nella lotta contro l’immigrazione clandestina”.

Nel corso di una conferenza stampa al termine dei suoi colloqui con il presidente del governo regionale delle Isole Canarie, Fernando Clavijo, il ministro ha sottolineato che il Marocco lotta con forza contro questo fenomeno, sottolineando che questa lotta richiede un approccio multidimensionale che includa tutti gli elementi favorevoli a tale fenomeno. un flagello.

“Una responsabilità comune”

Per Bourita la questione migratoria”è una responsabilità comune tra i paesi di origine, di passaggio e di destinazione”.

Riferendosi alla copertura mediatica della questione migratoria, ha ricordato che essa occupa gran parte dell’agenda politica interna di alcuni paesi europei, rendendola addirittura “negli affari populisti” con un discorso allarmista e spaventoso. Secondo il ministro, il Marocco ha “nel quadro della politica migratoria annunciata da Sua Maestà il Re nel 2013, ha autorizzato l’insediamento nel Regno di 60.000 migranti”.

D’altro canto, ha sottolineato che il Marocco è disposto a rimpatriare qualsiasi migrante clandestino purché sia ​​marocchino e sia partito dal territorio marocchino, chiedendosi se l’altra parte è disposta a fare lo stesso. Inoltre ha elogiato la cooperazione marocchino-spagnola nel campo dell’immigrazione, definendola esemplare a livello mediterraneo.

Bourita ha riaffermato la responsabilità comune del Marocco e della Spagna e il loro desiderio di fornire soluzioni profonde a questo fenomeno, ponendo fine alle reti di traffico di esseri umani e rafforzando la legislazione che regola la questione migratoria.

Da parte sua, Clavijo ha espresso il suo ringraziamento e la sua gratitudine al Regno del Marocco per i suoi sforzi costanti nella lotta contro l’immigrazione irregolare. “Siamo perfettamente consapevoli della pressione e del contesto geopolitico nella regione del Sahel. Il Marocco contribuisce alla stabilità, alla pace e alla lotta contro le reti della tratta di esseri umani“, ha sostenuto.

In questo senso, ha affermato che il Governo delle Isole Canarie è determinato a rafforzare i legami di collaborazione bilaterali, precisando che la chiarezza, la sincerità e la lealtà costituiscono le basi delle relazioni di collaborazione tra le Isole Canarie e il Marocco.

(con MAPPA)

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