All’inizio del prossimo anno il popolo svizzero voterà sull’iniziativa popolare dei Giovani Verdi “per la responsabilità ambientale”. Mercoledì il Consiglio federale ha deciso che nel programma di votazione del 9 febbraio comparirà soltanto questo oggetto federale.
L’iniziativa”Per un’economia responsabile nel rispetto dei limiti planetari” chiede che l’economia svizzera, comprese le importazioni, si ritrovi entro dieci anni entro i limiti naturali della terra. Se fosse accettata, la Svizzera sarebbe tenuta a ridurre significativamente i danni ambientali causati dal consumo nazionale.
Tale obbligo si applicherebbe in particolare al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, al consumo di acqua, all’uso del suolo e agli apporti di azoto e fosforo.
Un’iniziativa “troppo lontana”
Il Parlamento raccomanda la reiezione del testo, così come il Consiglio federale. Secondo loro l’iniziativa va troppo oltre. La scadenza di dieci anni avrebbe conseguenze economiche e sociali troppo forti.
La sinistra ha cercato di presentare una controproposta diretta, che riprende il testo dell’iniziativa, ma senza alcun termine vincolante per l’attuazione. Senza successo.
L’alleanza favorevole al testo ha quattro mesi per convincere la popolazione che la sostenibilità della nostra economia e della nostra società deve diventare una priorità collettiva, hanno reagito mercoledì i Giovani Verdi in un comunicato stampa. Hanno affermato di essere “convinti che tutti gli esseri umani abbiano diritto a cibo sano, acqua potabile pulita e aria pulita”.
ats/jfe
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