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Gastronomia a Ginevra: Café Zinette, pienezza da bistrot

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Café Zinette: pienezza da bistrot

Ritornate in tutta tranquillità sulle alture di Lancy, al Café Zinette, dove una sofisticata bistronomia delizia gli ospiti seduti al tavolo.

Pubblicato oggi alle 1:37

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È bello sedersi al Café Zinette. Come se il tempo non avesse alcuna influenza su questo bistrot arroccato sulle alture di Lancy. Durante un pranzo la spensieratezza ha la precedenza sugli impegni quotidiani. Ci rilassiamo quasi, lasciandoci alle spalle le nostre preoccupazioni non appena varchiamo la porta. Senza rendercene conto, il ristorante funge anche da sbocco e da intermediario nella nostra vita. Quanti ruoli gli imponiamo! Senza averlo chiesto e senza ricambiarlo.

Guardandoci intorno, possiamo contemplare la gioia degli ospiti che festeggiano da Olivier Foux e Matthieu Mayor, proprietari del locale. Ad alcuni tavoli si beve vino, ad altri no, ma la felicità è palpabile, perfino comunicativa. Contro un’estate capricciosa, la terrazza è essenziale in questa giornata quasi estiva e permette di godere di questi preziosi raggi di sole che rendono la vita ancora più bella. Un momento raro, cogliamolo. Restiamo in acqua… quando la ragione prevale sulla passione! Con un ampio sorriso, ritroviamo Francis Bernier, tornato in questo covo gourmet che ha contribuito a formarlo (e viceversa).

momento umano

La mia visita risale all’inizio di settembre, i piatti sicuramente sono cambiati, perdonatemi. State tranquilli, la storia non sarà contaminata. Procediamo in modalità condivisione. È vero che i titoli ci seducono e scegliamo la ricciola cruda a listarelle con una zuppa di anguria condita con lime che rinvigorisce il palato. Una dolcezza marina unita alla freschezza di un frutto leggero. Servito su un piatto trovato in un mercatino o portato fuori durante i pranzi domenicali in famiglia, il carpaccio di vitello e acciughe, in modalità vitello tonnato, sorprende per il suo lato incisivo.

Avremmo potuto essere tentati dal polpo grigliato, dalla vinaigrette all’aglio nero e dall’hummus o dal secreto di maiale in stile tigre piangente e dall’insalata tailandese, ma è stato un bel pezzo di manzo stagionato a conquistarci. Con il suo burro al prezzemolo e la sua salsa andalusa, gli slider del piacere vanno a tutto gas davanti alla carne e alle sue patatine “giganti”. I momenti carnivori sono rari, tanto vale gioire di questa festa. La maestria in cucina è opera del tandem dietro ai fornelli: Jérémie Jobard e Alban Mestre. È mentre mangiamo una mousse al cioccolato che prendiamo coscienza del prezioso momento appena vissuto.

Un momento culinario certamente ma soprattutto un momento umano. Come doni che la vita ci fa, custodiamo queste parentesi generosamente concesse da tutto il team del Café Zinette.

Edouard Amoiel è un editorialista di cibo. Nipote di un ristoratore, figlio di un commerciante di vini, diplomato alla Scuola Alberghiera di Losanna, il suo approccio è soprattutto quello di mettere in risalto e far conoscere chef, ristoratori, produttori e creatori che danno il massimo nella loro professione (www.amoiel.ch). .Maggiori informazioni

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