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In un comunicato stampa, ritengono che “Michel Barnier non abbia capito la gravità della situazione”. E puntare il dito contro “un’intelligenza artificiale che controlla, ciecamente, senza tener conto dei rischi climatici, un’inspiegabile “direttiva nitrati”, divieti che si moltiplicano (prodotti fitosanitari, drenaggi, ecc.)”.
“Per gli agricoltori è diventato impossibile esercitare correttamente la propria professione sotto il vincolo di norme incoerenti e prive di buon senso. Non possiamo più produrre per sostenere le nostre famiglie”, continuano. E per concludere: «Consentire all’agricoltura di rispondere alle sfide del cambiamento climatico e della biodiversità, consentire agli agricoltori di vivere dignitosamente del prodotto del loro lavoro, incoraggiare il desiderio di intraprendere l’imprenditorialità in agricoltura: è necessario un urgente cambio di direzione»
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