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Thibaut Courtois presente in Belgio questo venerdì… per un evento legato ai Red Devils!

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Thibaut Courtois sul suo conflitto con Domenico Tedesco tra i Diavoli: “Il suo atteggiamento mi ha disgustato”

In una serie di documentari trasmessa su Prime Video, Thibaut Courtois è tornato sul suo conflitto con Domenico Tedesco, allenatore del Belgio.







Pubblicato il 21/09/2024 alle 19:21

Thibaut Courtois è il protagonista di una serie di documentari disponibile sulla piattaforma Prime Video. Nella prima stagione, composta da quattro episodi, il portiere belga è tornato soprattutto sul suo conflitto con Domenico Tedesco, allenatore dei Red Devils.

Il portiere del Real Madrid ripercorre così il fallimento del Mondiale in Qatar che ha portato alla partenza di Roberto Martinez: “Dopo il fallimento del Mondiale in Qatar sono successe tante cose. Ci sono state parecchie discussioni. Ovviamente quando i risultati sono meno buoni è più complicato convincere la gente a venire allo stadio. I legami con i giocatori non sono più gli stessi. Mi sono detto: dobbiamo migliorare tutto questo. Cercavo spunti per cambiare la situazione con il nuovo allenatore (Domenico Tedesco che non fa il nome)”.

Prosegue l’ex giocatore del Chelsea: “Tutto è iniziato prima della partita contro l’Austria. Kevin De Bruyne si è infortunato e Romelu è arrivato agli allenamenti pochi giorni dopo. Mi aspettavo che io e l’allenatore discutessimo un po’ per capire cosa si aspetta da questa selezione. Ma alla fine non si è preso la briga di parlarmi, solo due minuti prima dell’allenamento e niente di importante. Insomma, quella settimana ho sentito pochissime attenzioni da parte dell’allenatore. È stata una settimana come nessun’altra, strana. Non mi sentivo bene e quindi avevo la sensazione di cosa sarebbe successo”. Contro l’Austria c’è stata una festa per celebrare la sua 100esima presenza con i Devils. “Romelu ed io eravamo i vice-capitani. Speravo di indossare la fascia per questa partita come riconoscimento per il mio lavoro e il tempo trascorso con la Nazionale. E il giorno della partita annunciò che Lukaku sarebbe stato capitano. Dopo la partita Vercauteren mi ha chiamato per una chiacchierata. Siamo finiti in una stanza con lui e l’allenatore. Gli ho spiegato come mi sentivo e lui non ha potuto fare altro che minacciarmi dicendo che se avessi lasciato il gruppo avrebbe raccontato tutto alla stampa. E gli ho detto che non sapevo cosa ci avrebbe guadagnato e che per il momento non sentivo la voglia di continuare”. E per continuare: “L’atteggiamento che ha deciso di adottare mi ha un po’ disgustato. Sentivo che la fiducia era stata infranta e se è così, me ne vado. Potrei essermi sbagliato. A dicembre gli ho chiesto scusa ma alla fine mi ha attaccato a testa alta raccontando bugie, mandando cose alla stampa per infastidirmi ancora di più, tutto questo ha creato un clima generale in cui non mi sentivo più a casa. »

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Thibaut Courtois aggiunge riguardo alla selezione: “Volevo sinceramente che la selezione andasse avanti e che ottenessimo di nuovo buoni risultati. E quando ti accorgi che non ti rispetta, alla fine il desiderio non c’è più e questo non c’entra niente con l’essere capitano o meno. Mi ha fatto sentire come se non gli importasse di me.” E per concludere: “Non mi sentivo più felice con i Diavoli, ho pensato che fosse meglio fare un passo indietro e concentrarmi al 100% sul mio club (Real Madrid)”.

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