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Quattro migranti muoiono nel tentativo di attraversare lo stretto del Pas de Calais

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La giornata di sabato 5 ottobre è stata ancora una volta molto movimentata nello Stretto di Pas de Calais. Molte barche hanno tentato la traversata. Ma quattro persone sono morte, compreso un bambino, in due eventi distinti.

Quattro migranti che cercavano di raggiungere il Regno Unito sono morti sabato 5 ottobre. Secondo la prefettura marittima della Manica e del Mare del Nord, diverse imbarcazioni sono partite questa mattina per tentare di attraversare lo stretto di Pas de Calais e solo in questa giornata sono state salvate 237 persone.

Una prima imbarcazione è stata monitorata dal rimorchiatore di intervento, assistenza e salvataggio (RIAS) Abeille Normandie noleggiato dalla Marina francese. Tra i suoi occupanti ne furono recuperati quindici, tra cui un bambino non responsivo che fu dichiarato morto da un medico di bordo. La motovedetta del servizio pubblico (PSP) Flamant ha recuperato 71 migranti che erano saliti a bordo di un’imbarcazione avvistata dal plotone di sicurezza marittima e portuale di Calais (PSMP). Tra questi, tre erano inanimati e furono dichiarati morti dalla SAMU. Altre dodici persone rimaste a bordo della barca inizialmente si rifiutarono di essere soccorse prima di essere recuperate dal Minck.

Durante questa giornata movimentata furono intraprese diverse altre operazioni. Altre sedici persone furono salvate al largo della costa di Calais dal Minck, 54 al largo di Dunkerque dal Ridens e 60 al largo di Dunkerque dalla Jean Bart II. Infine, 26 naufraghi sono stati recuperati nel pomeriggio dai soccorritori della britannica RNLI (Royal National Lifeboat Institution).

Da parte francese, durante la giornata sono state impegnate non meno di nove navi: la motovedetta di servizio pubblico (PSP) Flamant; l’edificio metropolitano di sostegno e di assistenza della Garonna (BSAM); il rimorchiatore di intervento, assistenza e salvataggio (RIAS) Abeille Normandie; navi noleggiate dallo Stato da SeaOwl Minck e Ridens; la nave pattuglia per gli affari marittimi (PAM) Thémis; la nave di sorveglianza marittima costiera (VCSM) della gendarmeria marittima Aber Ildut e tre mezzi della SNSM, la Jean Bart II (Dunkerque), Notre-Dame des Flandres (Gravelines) e Jacques Lebrun (Boulogne-sur-Mer). Mobilitati anche il CODIS 62, l’elicottero Dauphin della Marina francese con base a Le Touquet e l’aereo P-68 “Action Air Environnement”.

Nonostante le risorse aggiuntive impiegate dopo la tragedia del 24 novembre 2021 (27 morti), quest’anno sono in aumento le morti di migranti che cercano di raggiungere il Regno Unito via mare. Le autorità francesi hanno salvato circa 4.000 persone nella zona dello stretto. A fine settembre si contavano già più di 41 morti in mare e due dispersi. Già l’anno 2024 supera il triste record del 2021 quando si contarono 31 morti e 4 dispersi. Nel 2023 ci sono stati 12 morti e 4 dispersi, 5 morti nel 2022, 7 nel 2020 e 4 nel 2019, sempre secondo i dati della prefettura marittima.

© Un articolo della redazione di Mer et Marine. Riproduzione vietata senza il consenso dell’autore/i.

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