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mercoledì una vittima di 15 anni, venerdì un presunto assassino di 14 anni… la procura evoca un “ultra-ringiovanimento” nelle violenze legate al narcotraffico

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Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di un uomo a bordo di un veicolo che si era schiantato contro il muro della scuola elementare Saint-Charles 2, a Marsiglia, venerdì 4 ottobre. PENNANT FRANCK / PHOTOPQR/LA PROVENCE/MAXPPP

“Una ferocia senza precedenti” et “ultraregiovanimento”. Nicolas Bessone, pubblico ministero di Marsiglia, ha chiarito domenica 6 ottobre che la vittima del “narcomicidio” di mercoledì, “pugnalato con cinquanta coltellate e bruciato vivo”era un adolescente di 15 anni e che il presunto assassino di Friday’s ha 14 anni.

I due casi sono collegati, ha aggiunto domenica mattina in conferenza stampa, sottolineando che la vittima del secondo omicidio, un padre di 36 anni, pilota di VTC e calciatore dilettante noto nella regione, era “totalmente esterno al narcotraffico” che stanno affliggendo la seconda città più grande della Francia.

“Abbiamo un ultra-ringiovanimento” autori e una vittima esterna venerdì non colpiti da un proiettile vagante, ma “macellato a freddo”ha insistito il pubblico ministero, sottolineando “una laurea in più” attraversato e “una perdita totale di orientamento”.

Il narcocidio di venerdì, che quindi non ha centrato l’obiettivo prefissato, è stata la vendetta pianificata di quello di mercoledì, ha sottolineato anche il magistrato, evocando “il contesto del conflitto avversario nel 3e quartiere di Marsiglia [le clan de] la mafia DZ e il clan cosiddetto “Neri” della città di Félix-Pyat per l’acquisizione del punto vendita nella città di Moulin de Mai »a Belle de Mai.

Diciassette narcomicidi a Marsiglia nel 2024

L’adolescente è stato ucciso mercoledì nell’ambito dell’esecuzione di un contratto per il quale era stato assunto per 2.000 euro, tramite i social network, da un uomo di 23 anni detenuto nel centro penitenziario di Luynes, vicino a Aix-en-Provence. e presentandosi come appartenente alla mafia DZ. Il giovane conosceva l’adolescente perché quest’ultimo, secondo la Procura, era un “jobber”, cioè un piccolo collaboratore del narcotraffico.

Presumibilmente andato a intimidire un concorrente, l’adolescente, accompagnato da un altro adolescente di 15 anni, era stato notato da una banda presente ai piedi dell’edificio, e solo dopo avevano notato che portava una pistola, era andando “verrà pugnalato con cinquanta coltellate e portato nella città di Fonscolombes dove, secondo i risultati dell’autopsia, sarà bruciato vivo in una scena di rara ferocia altrimenti inaudita”. La polizia giudiziaria ha arrestato il secondo minore, 15 anni, che era riuscito a scappare. È stato portato davanti a un giudice istruttore per essere incriminato.

In seguito a questa morte, lo stesso detenuto di Luynes ne ha sponsorizzato un secondo “CONTRATTO” per vendicarsi e uccidere un membro della banda « Neri »per 50.000 euro questa volta. «Ha reclutato esattamente allo stesso modo un minore di 14 anni di Vaucluse e ha organizzato tutta la logistica per prenderlo in macchina e portarlo in una camera d’albergo a Marsiglia. Anche il giovane portava con sé un revolver calibro 357 Magnum”ha detto il procuratore di Marsiglia

Partito per compiere la sua missione a bordo di un VTC, l’adolescente, accompagnato da un altro individuo, avrebbe chiesto all’autista di aspettarlo. Ma lui ha rifiutato, suscitando l’ira del minore che ha sparato “un proiettile fatale alla nuca” con la pistola 357 Magnum di cui era armato. Fugge, si nasconde nelle vicinanze e chiede allo sponsor un’esfiltrazione. Ma “per una ragione sconosciuta”quest’ultimo chiama la polizia e lo denuncia poi l’adolescente di 14 anni viene arrestato. Lo sponsor, identificato, è stato prelevato dal centro di custodia cautelare prima di essere rilasciato domenica.

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Con questi ultimi due casi, il numero dei “narcomicidi”, termine coniato dalla giustizia marsigliese per descrivere i regolamenti di conti in un contesto di traffico di droga, è salito a diciassette dall’inizio dell’anno. Secondo i dati dell’Agence France-Presse e della Procura della Repubblica, nel 2024 questo fenomeno è tuttavia notevolmente diminuito rispetto al numero record di quarantanove decessi nel 2023.

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