I 55 belgi erano attesi a Bruxelles intorno alle 22:00, ma l’aereo olandese che li rimpatriava era in ritardo di un’ora.
“Non appena il governo ha acconsentito, ho avviato iniziative per consentire ai belgi che lo desiderassero di lasciare rapidamente il Libano”, ha sottolineato il ministro degli Esteri dimissionario, Hadja Lahbib, presente all’ospedale militare di Neder-Over-Heembeek per accogliere i rimpatriati Belgi questo venerdì. “Si tratta di belgi che vivono in Libano da molto tempo, ma che rimangono belgi”, ha aggiunto.
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“Organizzeremo domani (sabato, ndr) un secondo volo sempre in collaborazione con i Paesi Bassi, che dovrebbe consentire il rientro a turno di diverse decine di belgi”, ha dichiarato il ministro, ringraziando le autorità olandesi per “l’eccellente collaborazione”. Una cinquantina di cittadini sarebbero interessati dal secondo volo previsto per sabato.
Attualmente in Libano si trovano circa 1.800 belgi. “Attualmente, circa 200 di loro hanno espresso il desiderio di lasciare il Libano in un periodo più o meno rapido”, ha continuato il ministro.
“Non c’è quindi una richiesta massiccia di lasciare il Paese e rimaniamo ancora nella fase 1 del nostro piano, mobiliteremo altri mezzi per riportare rapidamente i nostri connazionali in Belgio (…). i belgi sul posto, che hanno difficoltà a partire, ma che vogliono lasciare il Paese, e noi li accompagneremo fino al loro ritorno”, ha infine assicurato.
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