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Neuilly-sur-Marne: condannata dal tribunale per falsificazione di assegni, l’eletta perde la sua delega

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Condannato dal tribunale di Bobigny per falsificazione di assegni e utilizzo di assegni falsificati, il deputato eletto di Neuilly-sur-Marne Djénéba Diaby è stato condannato giovedì a dodici mesi di carcere, cinque anni di ineleggibilità e 5.000 euro di multa. È stata invece assolta dall’accusa di frode ai danni di persona vulnerabile.

All’udienza del 5 settembre, il dibattito si è concentrato su tre assegni da 125.000 euro, presumibilmente firmati da Claude G. Questo imprenditore lorenese era il compagno di Djénéba Diaby, dalla quale ha avuto un figlio poco prima di morire, avvenuta il 26 maggio 2023. Secondo Secondo l’accusa l’uomo di 64 anni, il cui stato di salute era già considerato molto preoccupante dai medici, sul letto di morte non era assolutamente in grado di firmare nulla.

Oltre alla pena detentiva sospesa, il pubblico ministero aveva chiesto anche una sentenza di ineleggibilità riguardo al “dovere di esemplarità” dell’imputato, delegato aggiunto alla sanità e all’invalidità a Neuilly-sur-Marne e membro della CCAS.

Anche se ha presentato ricorso contro la decisione del tribunale e non è quindi obbligata a lasciare il consiglio comunale, Djénéba Diaby – che non abbiamo potuto contattare venerdì – ha visto ritirare le sue delegazioni questo venerdì dal sindaco Zartoshte Bakhtiari (DVD).

«La sua condanna in primo grado è infatti incompatibile con l’affidamento essenziale alle funzioni da lei esercitate, in rappresentanza del Comune, nei confronti di un pubblico sensibile come quello degli anziani, dei disabili o delle persone vulnerabili», scrive il primo magistrato, per il quale il Comune « non può subire un indebolimento derivante da tale condanna in primo grado”.

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