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il presidente dell’istituto intraprende azioni legali dopo le manifestazioni

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Il presidente di Sciences-Po ha contattato il pubblico ministero dopo l’aumento delle manifestazioni anti-israeliane all’interno dell’istituzione questa settimana.

Il presidente di Sciences-Po dice stop. Appelli all’intifada, slogan pro-Palestina, bandiere palestinesi… Sciences-Po è diventato un vero disastro questa settimana. Dopo le manifestazioni anti-israeliane verificatesi martedì 1 ottobre e giovedì 3 ottobre all’interno dell’istituto, Luis Vassy, ​​il suo direttore, ha deciso di deferire il caso al pubblico ministero, ha rivelato sabato 5 ottobre la JDD.

Questa denuncia prenderebbe di mira direttamente Hicham Touili-Idrissi, collaboratore della deputata europea Rima Hassan e membro del comitato palestinese dell’establishment.

L’avvertimento di Patrick Hetzel è stato ascoltato

Questo appello fa seguito al discorso del ministro dell’Istruzione superiore, Patrick Hetzel, che ha condannato fermamente queste azioni in un comunicato stampa pubblicato venerdì 4 ottobre.

“Con l’avvicinarsi dell’anniversario dei massacri del 7 ottobre 2023, vorrei ricordare ai presidenti delle università e ai direttori degli istituti la loro responsabilità nel preservare la libertà accademica e il loro ruolo nel prevenire possibili rischi per la sicurezza all’interno dei loro istituti”, ha avvertito.

Nella circolare inviata ai presidenti delle università e degli istituti superiori, Patrick Hetzel ha sottolineato che la denuncia al pubblico ministero costituisce un obbligo per l’amministrazione, se i fatti gli sembravano sufficientemente accertati e suscettibili di costituire un reato o un reato.

La reazione del nuovo direttore di Sciences-Po non si è fatta attendere, con questa azione legale.

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