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L’UE è impegnata a rafforzare le relazioni con il Marocco, affermano von der Leyen e Borrell

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante dell’Unione europea Josep Borell hanno riaffermato, venerdì in una dichiarazione congiunta, l’impegno dell’UE a preservare e rafforzare ulteriormente le sue strette relazioni con il Marocco in tutti i settori, in conformità con il principio “pacta sunt servanda” (Le convenzioni vanno rispettate).

“In stretta collaborazione con il Marocco, l’UE intende fermamente preservare e continuare a rafforzare le sue strette relazioni con il Marocco in tutti i settori del partenariato Marocco-UE, in conformità con il principio pacta sunt servanda”, hanno affermato la von der Leyen e la Borrell, in questa dichiarazione congiunta, il massimo atto politico dell’UE, a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sugli accordi di pesca e agricoli tra il Marocco e l’UE.

Si tratta anche di un atto raro che sottolinea l’importanza del Marocco e materializza l’importanza del partenariato dell’UE con il Regno.

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I due funzionari hanno ribadito il “grande valore” che l’Ue attribuisce “al suo partenariato strategico con il Marocco, che è di lunga data, ampio e profondo”, sottolineando che le due parti hanno instaurato, nel corso degli anni, “una profonda amicizia e una solida una cooperazione multiforme, che intendiamo portare a un livello superiore nelle settimane e nei mesi a venire”.

Hanno inoltre indicato che Bruxelles “prende atto” delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea sui ricorsi avverso la sentenza del Tribunale del 29 settembre 2021 nonché della risposta alla domanda di pronuncia pregiudiziale relativa a l’etichettatura di frutta e verdura provenienti dalle province meridionali del Regno, aggiungendo che la Commissione europea sta “attualmente analizzando nel dettaglio le sentenze”.

“In questo contesto, notiamo che la Corte di Giustizia europea mantiene la validità dell’Accordo sui prodotti agricoli per un ulteriore periodo di 12 mesi”, si legge nella dichiarazione congiunta.

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