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il marchio richiede più di 60.000 euro

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Un cassiere dell’IKEA si è “dimenticato” di scansionare gli articoli dei suoi amici: il brand lo ha scoperto e chiede i danni.

Cinque giovani ventenni, di Erpe-Mere, Londerzeel e Ixelles, rischiano pene detentive per diversi furti commessi nel negozio IKEA di Zaventem. Uno degli indagati, cassiere dello stabilimento, avrebbe facilitato la partenza dei suoi amici con mobili senza che questi dovessero pagare.

Le irregolarità sono state portate alla luce dalla direzione nel giugno 2022, dando luogo a un’indagine interna. Da ciò è emerso che il cassiere aveva consentito al suo compagno di effettuare almeno 25 acquisti gratuiti, come riportato dai nostri colleghi della stampa fiamminga. Il pubblico ministero ha spiegato che il giovane ha simulato la scansione degli oggetti dei suoi amici, che poi sono intervenuti al terminale di pagamento, ricevendo solo una ricevuta in bianco come prova d’acquisto.

Le azioni sono state riprese dalle telecamere di sorveglianza del negozio. I complici sono saliti ogni volta sulla stessa macchina, hanno effettuato gli acquisti separatamente, prima di lasciare la scena con veicoli separati.

IKEA chiede un risarcimento di oltre 66.000 euro, importo contestato dalla difesa. Quattro degli indagati, compreso il cassiere, hanno ammesso il loro coinvolgimento, ma hanno negato di appartenere ad una banda organizzata. I loro avvocati hanno chiesto condanne al servizio comunitario.

Cassiera dell’IKEA


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