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Gli eletti locali, in grande maggioranza repubblicani, difendono questo collegamento di 16 chilometri tra Machilly e Thonon-les-Bains. Il progetto fu cancellato per la prima volta nel 1997. Oggi ambientalisti, agricoltori e cacciatori hanno unito le forze per impedirne la ripresa.
“Un dossier di capitale importanza per la regione dello Chablais.” Nella sua lettera indirizzata a Michel Barnier, neo primo ministro, la senatrice dell’Alta Savoia Sylviane Noël (Les Républicains) vuole metterla in guardia «ami» su un tema cruciale per il suo territorio. Un ospedale? Una scuola? No, un’autostrada. Molto meno pubblicizzata della sua controparte tolosana, la A69, questa striscia di bitume chiamata A412 trarrebbe vantaggio “con il sostegno unanime degli eletti locali e degli attori economici del settore”, elogia il rappresentante eletto della Camera alta. Non è questo ciò che dicono i suoi detrattori, riuniti questo mercoledì 2 ottobre sull’ipotetico tracciato di questa autostrada, contro la quale combattono da tre decenni.
Cos’è l’autostrada A412?
L’autostrada dello Chablais, o transchablaisienne, è un progetto di collegamento a pagamento tra Machilly, comune confinante con il cantone di Ginevra (Svizzera), e Thonon-les-Bains, sottoprefettura dell’Alta Savoia situata sulle rive del Lago di Ginevra. Questa infrastruttura a 2×2 corsie, lunga circa 16 chilometri, è stata dichiarata di pubblica utilità il 24 dicembre 2019 dopo cinque anni di indagini pubbliche e altri studi di impatto. Il suo scopo è quello di alleviare la congestione nei centri storici dei comuni attraversati, che sono fortemente congestionati nelle ore di punta. Ma al momento non è stata gettata alcuna lastra di cemento, né una sola
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