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Un omaggio alle Filippine ma non al Libano, furiosi i deputati della LFI

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L’Assemblea nazionale ha osservato martedì pomeriggio un minuto di silenzio in omaggio a Philippine, una giovane studentessa uccisa dieci giorni fa a Parigi. La presidente Yaël Braun-Pivet (Rinascimento) ha espresso ai suoi cari il “sincero sostegno” della rappresentanza nazionale. “Questa tragedia insopportabile ha causato un’ondata di dolore ed emozione in tutto il Paese. Alla famiglia e ai cari di Philippine voglio inviare le nostre più sentite condoglianze ed esprimere il nostro sincero sostegno. »

I deputati hanno poi osservato collettivamente un minuto di silenzio, in piedi nell’emiciclo. Parallelamente gli è stato reso omaggio anche al Senato, dove il presidente Gérard Larcher si è detto “sconvolto”, invitando la rappresentanza nazionale a “trarre tutte le conseguenze di una tale tragedia”.

“Pensiamo a lei, pensiamo alla sua famiglia e pensiamo, penso, a tutte le donne vittime di violenza”, ha dichiarato il primo ministro Michel Barnier prima di iniziare la sua dichiarazione di politica generale. Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha fatto visita privata alla famiglia di Philippine a Yvelines nelle prime ore della sera, ha detto una fonte della polizia.

“Un milione di sfollati, che a quanto pare non suscita alcuna emozione nel Paese”

Il minuto di silenzio è stato deciso martedì mattina durante la conferenza dei presidenti dell’Assemblea, i deputati della LFI hanno chiesto anche un omaggio al popolo francese morto in Libano. “Avevo chiesto che fosse organizzato un minuto di silenzio in omaggio ai due francesi uccisi” nei giorni scorsi dai bombardamenti dell’esercito israeliano, ha dichiarato Mathilde Panot in una conferenza stampa. “Questo omaggio è stato rifiutato dalla presidente dell’Assemblea” Yaël Braun-Pivet, “facendo finta che questo pomeriggio ci sarebbe già stato un omaggio alle Filippine”, ha aggiunto il capo dei deputati della LFI. “Ci siamo detti favorevoli a questo omaggio a Philippine”, chiedendo però “che oltre a ciò ci sia un omaggio alle 103 donne che sono già morte di femminicidio quest’anno”, ha continuato Mathilde Panot.

Ma “questo non spiega perché non vi sia alcun tributo ai nostri due connazionali morti in Libano”, ha insistito, riferendo che il presidente dell’Assemblea nazionale “ha osato dire […] quei minuti di silenzio erano riservati a grandi momenti di emozione nazionale”. Il Libano, “con un milione di sfollati” e diverse centinaia di morti, “questo apparentemente non provoca emozioni nel Paese”, ha lamentato, sottolineando “quanto questa decisione evidenzi la rabbia”. Con “23.000 francesi in Libano, 40.000 libanesi in Francia e 700 forze di pace francesi” al confine con Israele, “la Francia è direttamente preoccupata per ciò che sta accadendo in Libano”, ha detto.

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