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una marcia bianca organizzata per sostenere Gisèle Pelicot nel suo villaggio nel Vaucluse

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L’incontro, previsto per questo sabato a Mazan, è stato organizzato da un’associazione specializzata in terapia di ricostruzione personale, su richiesta delle donne vittime di violenza.

Il processo ha scosso l’intero Paese fin dalla sua apertura, il 2 settembre. Gisèle Pelicot affronta il suo ex marito, Dominique Pelicot, accusato di averla drogata chimicamente per dieci anni per consegnare il suo stato incosciente a sconosciuti che l’hanno violentata. Cinquanta di loro compaiono davanti ai tribunali.

Dopo le manifestazioni in tutta la Francia in sostegno alla vittima, sabato 5 ottobre alle 14,30 a Mazan viene organizzata una marcia dei bianchi. È l’associazione Isofaculté che è all’origine di questo incontro. Si tratta di un gruppo specializzato nella terapia di ricostruzione personale attraverso la mediazione con i cavalli. A presentare la richiesta un gruppo di donne vittime di violenza e membri dell’associazione. “Questa vicenda ha risuonato con loro”ci racconta Daniel Sylvestre, direttore di Isofaculté.

Nessuna pretesa

“Si sentono preoccupati e colpiti” dal processo, ci spiega il regista. Anche se il termine “marcia bianca” crea confusione, tutto è stato pensato e scelto. “Bianco, perché vogliamo che sia qualcosa di pacificosottolinea Daniel Sylvestre. È un cammino che si fa con dignità. Non ci sono rivendicazioni: è un’ondata di solidarietà. Vogliamo che sia pulito, sano e silenzioso”.lo dichiara Figaro.

Al termine della passeggiata alcune donne dell’associazione potranno testimoniare e condividere la loro esperienza. Un modo per confidare ciò che hanno vissuto e raccontare il loro processo di ricostruzione, “per dare speranza”aggiunge il regista.

“Mazan è in grado di muoversi”

Da sempre, a «supporto musicale» accompagnerà la marcia. Ma resterà “molto molto sobrio”– sottolinea però Daniel Sylvestre, precisando che verranno lette anche due poesie.

“È necessario che la società prenda coscienza. Per molto tempo queste donne rimasero in silenzio”si riferisce. Isofaculté collabora con altre associazioni di donne vittime di violenza che saranno presenti anche durante questa marcia bianca. Per Daniel Sylvestre è necessario “dimostrare che Mazan è capace di muoversi.”

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