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Yvelines. Una cinquantina di manifestanti protestano contro l’abbattimento degli alberi

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Massimo Pimont

Pubblicato il

1 ottobre 2024 alle 6:16

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L’abbattimento degli alberi nel parco Charles-de-Gaulle a Houilles (Yvelines) continua a provocare reazioni. Martedì 24 settembre 2024, collettiva “Salvate gli alberi del Parc Charles de Gaulle” riunito davanti al municipio, qualche minuto prima del consiglio comunale per essere ascoltato.

Si ricorda che la città di Houilles prevede di abbattere 52 alberi di specie diverse a causa di “ malattia o per decompattare il terreno” al fine di limitare le grandi pozzanghere d’acqua nel parco principale del comune.


“È un errore madornale”, secondo il collettivo

Il collettivo, a cinquanta membri quella sera, contesta certe stragi. “I tassi possono infatti essere abbattuti perché sono tossici. Gli aceri invece vanno preservati, non sono malati, sostengono. I grandi castagni devono essere conservati per 5, 10, 25 o 30 anni seguendo le raccomandazioni del rapporto fitosanitario commissionato dal Comune. L’obiettivo è rendere il parco più resiliente con alberi di età diverse. »

“Abbattere 52 alberi contemporaneamente, ovvero il 30% degli alberi del parco, è un errore enorme. »

Il collettivo

Alla fine della manifestazione, nessun membro del comune è andato loro incontro, con loro grande sgomento. “La nostra petizione ha più di 500 firme dell’Ovillois. Quante firme sono necessarie per essere prese in considerazione? 1000, 2000, 3000? », lancia Christophe Héraud, eletto anche lui dall’opposizione municipale.

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“Una manipolazione”, risponde il Comune

Contattata, ha risposto la maggioranza comunale.

“Si tratta di una manipolazione da parte di un eletto dell’opposizione che si è dato il compito di impedire i progetti della Città. Abbiamo già fornito tutte le informazioni tramite una lettera. »

Città di Houilles

E ha aggiunto: “Il sindaco è disponibile a ricevere la petizione sulla sua scrivania con il nome del firmatario Ovillois. »

Interrogata sulla data precisa della strage, il Comune ha risposto di non poter fornire dettagli, se non dopo la vendita del 6 ottobre. Lei dice di concentrarsi, per il momento, “sul fase di costruzionespazi di circolazione per consentire ai residenti di continuare ad attraversare il parco, ecc. »

I castagni

Il collettivo solleva un’altra questione. “La stragrande maggioranza dei castagni del parco sono nelle stesse condizioni dei castagni che il Comune vuole abbattere a tutti i costi, parlando di bruciatura delle foglie che non ne altera la vitalità, secondo il rapporto. Allora perché voler distruggere questi alberi in particolare quando non interferiscono con nulla dei piani? »

“Con il paesaggista Acte2paysage li abbiamo individuatiil più sofferentenel terreno molto compattato al centro del parco e, quelli vicino a Square Verdun, molto indeboliti dai tagli drastici per lungo tempo”, risponde Christophe Haudrechy, vicesindaco per l’ambiente e la transizione ecologica.

La prova che gli scambi possono ancora avvenire…

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