In Senegal sono previste riforme significative nel settore dell’istruzione. Includono l’introduzione dell’inglese e la generalizzazione delle lingue nazionali nella scuola elementare. Queste misure sono approvate dalle parti interessate dell’istruzione, anche se sottolineano la necessità di alcuni prerequisiti, in particolare per quanto riguarda la formazione degli insegnanti.
L’inglese, ampiamente utilizzato in tutto il mondo, è diventato essenziale in molti settori come l’informatica e il turismo. Il Senegal programma l’insegnamento fin dalla scuola elementare, in particolare nelle CM1 e CM2, a partire dal prossimo anno scolastico. Questa decisione è stata confermata durante un incontro interministeriale il 19 settembre. Il Primo Ministro ha chiesto una tabella di marcia chiara per l’introduzione dell’inglese, garantendo parità di accesso agli studenti.
I professionisti dell’istruzione riconoscono la rilevanza di questa iniziativa, ma insistono sull’importanza della formazione degli insegnanti. Attualmente solo il 4% degli insegnanti della scuola primaria ha un livello di inglese sufficiente. Suggeriscono che l’anno 2024/2025 sia dedicato alla formazione online per raggiungere un pubblico più ampio.
Khalifa Sarr, mediatore educativo, sottolinea anche la necessità di formazione continua per gli insegnanti, equilibrio nei programmi scolastici e pubblicazione di libri di testo adattati in seguito alla riforma dei programmi.
Oltre all’introduzione dell’inglese, il governo vuole generalizzare l’uso delle lingue nazionali nel sistema educativo. Secondo Moustapha Guirassy, questa iniziativa permetterebbe di integrare meglio queste lingue nell’educazione dei bambini, rispecchiando così il patrimonio culturale del Paese.
Khalifa Sarr ritiene che l’insegnamento nelle lingue materne fin dalla giovane età migliorerebbe i risultati accademici tenendo conto delle realtà socio-psicologiche dei bambini. Questo approccio è visto come una risposta rilevante alle attuali sfide del sistema educativo senegalese.
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