Dakar, 30 set. (APS) – Il presidente dell’Associazione senegalese di traduzione (ASTRA), Daouda Gassama, ha auspicato lunedì a Dakar lo sviluppo di un disegno di legge che stabilisca lo status del traduttore in Senegal, con l’obiettivo di regolamentare questa professione e mettere i suoi attori in buone condizioni di lavoro.
”La professione del traduttore non ha statuto. È un vuoto giuridico”, ha affermato Gassama, invitando lo Stato senegalese a garantire al traduttore uno status che gli consenta di godere della “considerazione” di cui ha bisogno.
Ha partecipato alla celebrazione, sotto l’egida di ASTRA, della Giornata Internazionale della Traduzione, sul tema: “Tradurre, un’intera arte da tutelare”.
Il 30 settembre, giornata dedicata alla traduzione, è l’occasione per “celebrare un’arte antica, ma più che mai essenziale”, un’arte che, “nel corso dei secoli, è stata un ponte tra culture, lingue e popoli”, ha sottolineato Dauda Gassama.
La traduzione rende possibile “trasmettere idee, valori e conoscenze, oltre i confini geografici e linguistici”, ha affermato Gassama.
“Con l’avvento della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, la traduzione automatica ha assunto un posto importante”, ha osservato.
Anche se “questi strumenti sono innegabilmente utili”, non possono “sostituire la competenza umana, capace di cogliere le sfumature culturali, i giochi di parole e l’emozione che stanno alla base di un testo, che fa della traduzione un’arte, e del traduttore un artista dei linguaggi. ”, ha analizzato il presidente di ASTRA.
“Quest’arte merita di essere protetta, perché la traduzione umana rimane insostituibile”, ha affermato.
Gassama è del parere che, per la sopravvivenza della loro professione, “i traduttori letterari, i traduttori tecnici e i traduttori specializzati nelle lingue locali debbano parlare con una sola voce”.
“Per quanto riguarda lo Stato, ha il dovere di reclutare traduttori qualificati e non ricorrere solo a traduttori indipendenti o linguisti che non hanno imparato la traduzione”, ha aggiunto, ricordando che lo Stato del Senegal non recluta traduttori dagli anni ’90.
Lo Stato deve inoltre garantire la qualità della formazione nei propri istituti di istruzione superiore e far sì che i programmi di formazione siano certificati dall’ANAQ-Sup, l’Autorità nazionale per la garanzia della qualità dell’istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione.
”Deve anche lui [créer] incarichi di traduttore professionista in alcune istituzioni, presso il Ministero responsabile della Cooperazione, nelle rappresentanze diplomatiche, e soprattutto rafforzando il personale del Ministero degli Affari Esteri che si prende cura di quasi tutte le richieste di traduzione istituzionale e ufficiale”, ha aggiunto.
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