(Le Soleil, Jocelyn Riendeau)
Beauport — All’epoca, l’ampliamento del porto e la costruzione dell’autostrada Dufferin-Montmorency sfigurarono completamente le pianure. Milioni di tonnellate di terra e roccia vengono gettate nel fiume, senza farsi troppe domande.
La frenesia del cemento si è impadronita della regione del Quebec. Nel gergo del momento non distruggiamo gli appartamenti. Li “industrializziamo”. Ombra. Le grandi oche delle nevi e i piccoli “wézos” non possono che andare a farsi vedere altrove.
Già prima della fine dei lavori l’enormità della distruzione suscitò scompiglio. Le proteste arrivano da ogni parte. Nel 1978, Marcel Léger, ministro dei Trasporti, definì addirittura “la stupidità del secolo” la costruzione dell’autostrada a sei corsie in pianura.
Ahimè, è troppo tardi. La costruzione è troppo avanzata. Impossibile fermare tutto. Per limitare i danni, il tracciato finale dell’autostrada seguirà più da vicino la sponda del fiume. Un male minore.
Molto rapidamente, la nuova autostrada produsse effetti imprevisti. Risucchia l’attività economica dal sud di Beauport. Diverse attività commerciali sul Boulevard Saint-Anne non si sono mai riprese. Dopo alcuni anni, la zona cominciò ad assomigliare ad una città bombardata.
Da 45 anni la regione continua a correggere la “stupidità del secolo”. A poco a poco le cose stanno migliorando. Tra qualche anno, se tutto andrà bene, l’autostrada si trasformerà in un viale urbano. La fase 4 della passeggiata Samuel-De Champlain dovrebbe migliorare l’accesso al fiume.
Col tempo riscopriamo la ricchezza degli appartamenti. Intorno a Beauport Bay sono state elencate 58 specie di pesci d’acqua dolce. Non lontano da lì, sulla punta del Maizerets, si possono osservare 270 specie di uccelli.
Chi lo sa? Forse questa è una seconda vita per un paesaggio costiero la cui bellezza un tempo era paragonata a quella di Cap-Tourmente?
Rivolgiamo a tutti un invito. Hai tra le mani delle foto che rappresentano un aspetto mancante di Quebec City? Un bivio, un edificio, un’attività, un’area boschiva? Mandateceli. Mostraci i tuoi tesori. E anche se non trovi più le foto, non esitare a contattarci per condividere i tuoi ricordi.
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