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Manuel Bompard si dice contrario alle primarie della sinistra per le presidenziali, difese da Olivier Faure

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Un disaccordo tra i leader della sinistra. Il coordinatore de La France insoumise, Manuel Bompard, ha ribadito domenica 29 settembre la sua opposizione alle primarie per la nomina di un unico candidato di sinistra per le elezioni presidenziali del 2027. “Le primarie creano divisioni, creano fratture e il giorno dopo le primarie ci sono gli avversari del candidato finalmente nominato, che sosterranno un altro candidato”, ha giudicato su France Inter e franceinfo. Da parte sua, il capo del Partito socialista, Olivier Faure, ha sostenuto “un candidato comune della sinistra e degli ambientalisti”che potrebbe essere scelto tramite “una primaria, un consiglio dei saggi, un convegno cittadino, un insieme di più processi”in un’intervista con Francia occidentale SABATO. Segui il nostro live streaming.

Gérald Darmanin fa il suo ritorno politico a Tourcoing. L’ex ministro dell’Interno riunisce nella sua roccaforte del Nord i suoi sostenitori e parte del campo macronista. Saranno presenti soprattutto Gabriel Attal, Edouard Philippe e Elisabeth Borne. Gérald Darmanin deve tenere un discorso sul lavoro.

Il MoDem riafferma il suo sostegno alla rappresentanza proporzionale. Il partito non accetterà “non la rinuncia ad andare avanti” verso l’introduzione di questo metodo di voto nelle elezioni legislative, ha messo in guardia domenica Marc Fesneau, presidente del gruppo MoDem all’Assemblea nazionale, durante il rientro scolastico del partito a Guidel (Morbihan). “Non è solo una questione di ciò che piace a MoDem, ma una questione, lo dico con serietà, della sopravvivenza della nostra democrazia”ha giudicato l’ex ministro dell’Agricoltura.

I deputati macronisti si oppongono all’aumento delle tasse. “Ci sembra (…) impensabile che dopo sette anni di tagli fiscali, sia l’alleanza del blocco centrale a finire per rinunciare alla stabilità fiscale per aumentarla”scrivono due funzionari eletti del partito presidenziale in un testo firmato da 27 membri del gruppo Ensemble pour la République, tra cui le ex ministre Aurore Bergé e Marie Lebec, e pubblicato da La Tribuna. CLo giudicano gli eletti “il risanamento dei conti richiede innanzitutto una riduzione della spesa pubblica”.

Nathalie Delattre diventa presidente del Partito Radicale. Sostituisce il nuovo ministro per i Rapporti con il Parlamento Laurent Hénart, presidente del movimento dal 2014. Nathalie Delattre “è in grado di portare avanti i valori del Partito radicale di cui sa bene di esserne il segretario generale”giudica l’ex sindaco di Nancy.


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