Il sindaco di Mazan, Louis Bonnet, è tornato sui suoi commenti controversi riguardo all’affare Pelicot. Con rammarico ha sottolineato le conseguenze della sua controversa intervista al media britannico BBC.
Commenti scioccanti. Da quattro settimane la città di Mazan è sotto i riflettori. Gli stupri subiti da Gisèle Pelicot spostarono tutta la Francia in questa cittadina del Vaucluse.
Il sindaco della città, Louis Bonnet, è stato invitato più volte dai media a commentare questo processo storico. Quest’ultimo ha rilasciato commenti che hanno suscitato grande scalpore, soprattutto sui social network.
Infatti, parlando alla BBC martedì 10 settembre, ha dichiarato: “Poteva essere più grave, non c’è stato nessun bambino coinvolto, nessuna donna uccisa. Sarà difficile per la famiglia ma riusciranno a ricostruire la propria vita. Dopotutto non è morto nessuno”.
Un’ondata di minacce
In un’intervista a Midi Libre venerdì 27 settembre, il sindaco ha dettagliato le conseguenze delle sue dichiarazioni: “Ricevo minacce di morte, lo sa”. Da più di dieci giorni Louis Bonnet è al centro di critiche, rimproveri e odio sui social network.
Per France Bleu Vaucluse ha chiarito: “Sono stato minacciato, sono stato insultato. (…) Sono stato costretto a sporgere denuncia perché qualcuno ha chiesto al municipio il mio indirizzo per fare una perquisizione in casa mia con un gruppo”.
Pochi giorni dopo la diffusione del video da parte dei media americani, il sindaco si è scusato tramite un comunicato stampa del suo municipio: “Capisco che questi commenti siano scioccanti e mi dispiace sinceramente. Per questo vorrei chiedere scusa, soprattutto alle donne ferite dalla goffaggine di certe parole pronunciate sotto pressione al microfono di un media straniero”.
Posto per diversi giorni sotto la protezione della gendarmeria, il sindaco ha deciso di ritirarsi dalla vita pubblica in risposta a queste minacce. Inoltre, questo lo ha spinto a non candidarsi al consiglio comunale della città questa settimana.
Alcuni rappresentanti eletti dell’opposizione hanno chiesto le dimissioni di Louis Bonnet, come ha spiegato Stéphane Coulon, rappresentante eletto dell’opposizione: “Se fossi stato sindaco, avrei rilasciato alcune interviste e soprattutto avrei organizzato il sostegno a Gisèle Pelicot per dimostrare che Mazan ha un’anima e che la popolazione è solidale con Madame Pelicot.
Scuse pronunciate
Il prescelto si è difeso: “Mi sono un po’ rotto. Era un colloquio di sera, in un paese vicino (…) c’è stato un momento in cui ho detto qualcosa un po’ ad alta voce, un po’ inappropriato”. Ha poi parlato sotto la pressione di una ventina di microfoni.
Il sindaco mette in dubbio anche il lavoro giornalistico: “Una volta che quelli che hanno il compito di fare gli scoop hanno avuto un po’ di ciò che gli piace, non c’è più”. Prima di pentirsi ugualmente delle sue parole: “Non avrei dovuto dirle”.
Related News :