Par
Nicola Zaugra
Pubblicato il
28 settembre 2024 alle 6:52
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Sono attesi con una certa impazienza dagli ambientalisti eletti e temuti da molti automobilisti della metropoli lionese.
La zona a traffico limitato (ZFE), che vieta il transito di un certo numero di veicoli inquinanti a Lione, Villeurbanne, Caluire e in alcuni grandi assi come la tangenziale, è attualmente poco controllata. Una situazione che cambierà molto.
Distribuzione dei radar dal 2026
Fabienne Buccio, prefetto della regione Alvernia Rodano-Alpi, ha confermato durante una conferenza stampa dedicata al Piano di protezione dell’atmosfera per l’agglomerato di Lione l’installazione nei prossimi mesi di radar che consentiranno la registrazione video dei veicoli che non rispettano le regole della ZFE di Lione .
I radar di controllo saranno schierati a primavera 2026 dopo essere stata rinviata più volte dall’istituzione di questa zona escludendo i veicoli più inquinanti.
Il sistema di videoregistrazione per il controllo delle targhe
Il sistema radar che dovrà essere installato anche in altre aree urbane come Grenoble, Parigi, Tolosa o Marsiglia è costituito da controllare le targhe. In caso di infrazione il sistema sarà in grado di emettere una multa utilizzando il verbalizzazione video con verifica umana da parte di un agente.
Il rispetto della ZFE è monitorato solo dalla polizia nazionale e municipale durante operazioni occasionali. Nel 2023 sono state emesse solo 77 multe, un record davvero esiguo rispetto alle migliaia di automobilisti che ogni giorno entrano in zona.
La ZFE sarà ulteriormente estesa il 1° gennaio 2025 nella zona di Lione con il divieto di Crit’Air 3. Il presidente ambientalista della metropoli di Lione Bruno Bernard mira a vietare tutti i veicoli diesel nella zona entro il 2028 , data che alla fine rinviato di due anni, invece che del 2026, a causa delle critiche.
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