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il PLR vuole farne un polo economico

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Mentre il cantone progetta un quartiere che combina alloggi e attività culturali, il PLR della città di Friburgo chiede una trasformazione puramente economica dell’area di Poya. Due anni dopo la partenza dei militari, l’ex caserma di Poya sta lentamente prendendo il suo posto. Mentre il cantone, proprietario dei locali, vuole sviluppare lì un quartiere misto, il PLR della città difende un approccio più radicale.

Per David Krienbühl, presidente ad interim del PLR Friburgo-Ville, la città di Friburgo “non ha bisogno di nuovi alloggi in questo quartiere”. Secondo lui, la capacità attuale sarebbe sufficiente a soddisfare le future esigenze demografiche. Il PLR propone quindi un’area interamente dedicata alle attività economiche.

La Città per un quartiere sostenibile

Jean-François Steiert, consigliere di Stato incaricato dello sviluppo territoriale, sottolinea tuttavia che il consiglio generale della città si è già espresso a favore di un quartiere sostenibile e che il cantone sta lavorando a stretto contatto con il consiglio comunale su questo tema. Il consigliere di Stato sottolinea anche l’importanza della consultazione pubblica condotta lo scorso marzo, dove i residenti hanno potuto esprimere le loro opinioni sul futuro del sito. Per lui, “tutti sembrano volere una certa diversità in questo sito”.

Il PLR non condivide questa visione. David Krienbühl immagina invece un sito in cui una grande azienda potrebbe insediarsi, circondato da start-up innovative, sfruttando così la vicinanza delle università cittadine. “Questa potrebbe essere la soluzione per evitare una fuga di cervelli”, ritiene.

Tuttavia, questa visione non è unanime. Per Jean-François Steiert, dipende dal tipo di aziende interessate. “Se si tratta di una banca o di un’azienda con prevalenza di amministrazione, è concepibile”, spiega, specificando tuttavia che le attività pesanti, come il trasporto di merci nel centro città, sembrano irrealistiche.

Nel frattempo, il sito di Poya ospita già diverse iniziative: i rifugiati, la banca alimentare, il museo della bicicletta e il Tour Vagabonde. Il Consigliere di Stato ha ricevuto di recente una lista di una ventina di associazioni, aziende e start-up interessate a occupare i locali in loco, segno che l’attrattiva di Poya non sta calando.

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