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La finanza climatica al centro di un workshop del PACJA in Marocco

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L’Alleanza panafricana per la giustizia climatica in Marocco (PACJA Maroc) ha recentemente organizzato a Casablanca un workshop di formazione sulla finanza climatica, volto a supportare la società civile nel dialogo tra cittadini sulla legge finanziaria del 2025 e sulla 29a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29).

Organizzato in collaborazione con l’Alleanza marocchina per il clima e lo sviluppo sostenibile (AMCDD) e l’Associazione degli insegnanti di scienze della vita e della terra (AESVT), questo workshop, che fa parte di una serie di incontri nazionali, ha riunito le organizzazioni della società civile (OSC) marocchine che lavorano nei settori dell’ambiente e del clima, con particolare attenzione a quelle guidate da donne e giovani.

Questo dibattito si svolge in un contesto cruciale, poche settimane prima della COP29 che si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre 2024, e nell’ambito dell’attuazione delle attività del progetto Galvanizing and Unifying Africa’s Action for Resilient Development in the Era of COVID-19 (GUARD), volto a preparare la società civile marocchina alle sfide del finanziamento per il clima nel contesto dei prossimi negoziati internazionali.

In questa occasione, riferisce MAP, il coordinatore nazionale del PACJA Marocco, Said Chakri ha sottolineato l’importanza cruciale della finanza per il clima nel contesto attuale. “Di fronte alle crescenti sfide legate al cambiamento climatico, è fondamentale che rafforziamo la capacità della nostra società civile di comprendere e influenzare i meccanismi di finanziamento per il clima. Questo workshop è un passaggio fondamentale nella preparazione del nostro contributo alla COP29 e per garantire che le voci delle OSC, in particolare quelle guidate da donne e giovani, siano ascoltate”, ha sottolineato.

“Dobbiamo garantire che i meccanismi di finanziamento supportino davvero i paesi africani più vulnerabili e affrontino le urgenti esigenze di adattamento. La preparazione proattiva è essenziale per massimizzare l’impatto alla COP29. Dobbiamo sviluppare proposte concrete e coerenti per influenzare positivamente i negoziati”, ha affermato il signor Chakri, che è anche un esperto e consulente in materia di ambiente e cambiamenti climatici.

Per Abderrahim Ksiri, vice coordinatore nazionale dell’AMCDD, la finanza per il clima non è solo una questione di fondi, ma una leva essenziale per costruire una resilienza sostenibile agli impatti del cambiamento climatico. E per sostenere: “Dobbiamo garantire che le proposte formulate oggi riflettano le priorità locali, allineandosi al contempo agli impegni internazionali”.

Questo incontro si svolge in un contesto nazionale e internazionale caratterizzato da un aumento dei cambiamenti climatici, in particolare siccità e scarsità di risorse idriche, ha osservato in una dichiarazione al MAP, sottolineando che una chiara comprensione del monitoraggio del bilancio è essenziale per garantire un’allocazione efficace delle risorse e un migliore finanziamento per il clima.

Il Finance Act del 2025 prevede impegni rafforzati per la finanza climatica attraverso un bilancio sensibile al clima, che integra le priorità di adattamento e resilienza. Questo workshop ha discusso l’impatto di questa legge sui programmi climatici nazionali e come potrebbe essere ottimizzata per soddisfare le esigenze delle OSC e delle comunità locali.

Il workshop si è svolto sotto forma di sessioni interattive, tra cui attività di approfondimento dei temi della finanza per il clima e del monitoraggio del bilancio con un’analisi specifica della legge finanziaria 2024, interventi sulle priorità internazionali della finanza per il clima alla COP29 e sul ruolo della finanza per il clima in Marocco, nonché sessioni di gruppo per discutere le opportunità di finanziamento, i meccanismi di monitoraggio e la posizione della società civile marocchina.

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