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La Banca del Canada teme che l’inflazione scenda troppo al di sotto del 2%

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Alcuni membri del consiglio direttivo della Banca del Canada sono sempre più preoccupati che gli elevati tassi di interesse possano ridurre l’inflazione più del necessario.

Il riepilogo delle deliberazioni della banca centrale pubblicato mercoledì fornisce uno spaccato delle discussioni del consiglio direttivo in vista del taglio del tasso di riferimento effettuato il 4 settembre.

Secondo la sintesi, alcuni membri ritengono che i rischi siano bilanciati, con una forte inflazione nei settori dell’edilizia e dei servizi che compensa la pressione al ribasso derivante dall’eccesso di offerta.

“Erano diventati più preoccupati per i rischi al ribasso dell’inflazione, in particolare se l’economia e il mercato del lavoro si fossero ulteriormente indeboliti”, ha affermato la banca centrale.

Recupero immobiliare

La sintesi arriva un giorno dopo che Statistics Canada ha comunicato che il mese scorso l’inflazione ha raggiunto il 2%, raggiungendo finalmente l’obiettivo della Banca del Canada.

I previsori si stanno preparando alla possibilità di tagli più profondi dei tassi di interesse nei prossimi mesi, dati i significativi progressi compiuti sul fronte dell’inflazione. Il riepilogo delle deliberazioni ribadisce che la banca centrale è pronta a rallentare o accelerare il ritmo dei tagli dei tassi, a seconda dell’evoluzione dell’inflazione.

La CIBC prevede che la Banca del Canada taglierà il suo tasso di interesse chiave dal 4,25% di due punti percentuali entro la metà del 2025. Il prossimo annuncio sui tassi è previsto per il 23 ottobre.

Sebbene il settore immobiliare resti il ​​principale motore dell’inflazione, nel settore immobiliare l’inflazione ha iniziato a rallentare e il rischio di una nuova accelerazione è diminuito, si legge nel documento.

“I membri hanno indicato che il mercato immobiliare potrebbe ancora riprendersi più velocemente del previsto”, si legge nel riepilogo.

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