Ad eccezione dei partiti di opposizione JA21, Forum for Democracy e 50PLUS, il Senato ha votato a favore di questa legge storica.
Segna la fine di sessant’anni di estrazione del gas che ha apportato benefici all’economia del paese, ma ha anche causato molti problemi in questa provincia settentrionale dei Paesi Bassi.
Nel corso dei dibattiti alcuni partiti hanno tuttavia messo in dubbio la sicurezza dell’approvvigionamento di gas negli anni a venire. I Paesi Bassi non importano più gas dalla Russia a causa dell’invasione russa dell’Ucraina.
I Paesi Bassi hanno chiuso le valvole del più grande giacimento di gas d’Europa
Ma la commissione parlamentare d’inchiesta che ha esaminato la questione ha concluso che la discussione sulla sicurezza dell’approvvigionamento è stata utilizzata per anni come una “cortina fumogena”. Si è espressa a favore della chiusura delle chiuse.
La decisione di interrompere l’estrazione è stata presa soprattutto a causa del rischio di terremoti e dei disagi per gli abitanti della regione.
Secondo il governo, la chiusura di questo deposito non dovrebbe tuttavia porre fine alle scosse e ai conseguenti danni agli edifici. L’esecutivo ha previsto che nei prossimi decenni verranno stanziati miliardi di euro per le regioni colpite dai terremoti, al fine di realizzare lavori di riparazione, rinforzare gli edifici e garantire migliori condizioni di vita.
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