Cerimonia di investitura | L’immigrazione nel mirino di Donald Trump

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Non sorprende che lunedì Donald Trump abbia annunciato una serie di misure in materia di immigrazione durante la sua cerimonia di insediamento. Ha promesso di deportare “milioni e milioni di stranieri criminali” e di dichiarare un’emergenza nazionale al confine con il Messico. Ma rischia di affrontare sfide legali e sfide logistiche.

Stato di emergenza

Durante il suo discorso di insediamento, il nuovo presidente ha annunciato che intende dichiarare lo stato di emergenza alla frontiera con il Messico. Come ha spiegato, ciò gli permetterà di schierare lì l’esercito americano e membri della Guardia Nazionale, per frenare l’arrivo dei migranti – quella che ha definito la “disastrosa invasione” del paese.

Uno stato di emergenza consente all’amministrazione di dedicare fondi federali a diversi aspetti della sicurezza delle frontiere senza richiedere, tra le altre cose, l’approvazione del Congresso per la spesa.

Il ricorso allo stato di emergenza non è una novità: il presidente George W. Bush lo ha utilizzato dopo l’11 settembre 2001 per conferire maggiori poteri all’amministrazione nella lotta al terrorismo. Da allora il decreto è stato rinnovato più volte.

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FOTO GUILLERMO ARIAS, AGENCE -PRESSE

I richiedenti asilo aspettano di attraversare il confine a Tijuana, in Messico.

Richieste di asilo

Trump ha anche annunciato l’intenzione di ripristinare la sua politica di “rimanenza in Messico”, che respingeva i richiedenti asilo nel paese vicino in attesa di una decisione sul loro status, misura abolita da Joe Biden.

“Per mettere in atto tutto questo, ci vuole un accordo; ci sono state attente negoziazioni in passato”, ha detto Ernesto Castañeda, professore all’American University di Washington e direttore di un centro universitario che studia l’immigrazione e l’America Latina.

La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, una politica di sinistra, ha affermato che “il Messico non è la colonia di nessuno”. Congratulandosi con il presidente Trump per il suo insediamento, lo ha anche invitato a costruire un rapporto basato sul “dialogo” e sul “rispetto”, secondo l’Agence France-Presse.

La Casa Bianca ha indicato l’intenzione del presidente di “porre fine all’asilo per coloro che attraversano il confine illegalmente”.

Diritto fondiario

Donald Trump aveva già promesso di rivedere la “legge del suolo”, che garantisce la cittadinanza a chiunque sia nato sul suolo americano. Attuare una misura in questa direzione rischia di rivelarsi particolarmente difficile: la 14e L’emendamento afferma chiaramente che le persone nate negli Stati Uniti sono cittadini del paese.

Invece di optare per una difficile riforma costituzionale, il presidente emetterebbe un ordine esecutivo per “chiarire” la portata dell’emendamento, secondo Anna Kelly, vice portavoce della Casa Bianca.

Le organizzazioni per i diritti umani si stanno preparando da diversi mesi per contestare tale misura in tribunale.

Espulsioni e detenzione

Durante la campagna, i candidati del Partito repubblicano hanno promesso la deportazione di almeno 1 milione di immigrati privi di documenti – il loro numero nel paese è attualmente stimato a 11 milioni, secondo il Pew Research Center. Lo “zar del confine” nominato da Donald Trump, Tom Homan, aveva indicato al Washington Post che gli arresti “inizieranno dal primo giorno” per le persone che minacciano la sicurezza pubblica e nazionale. Anche i migranti accusati di reati minori potrebbero essere espulsi più facilmente dal Paese.

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FOTO ERIC GAY, STAMPA ASSOCIATA

Tom Homan (al microfono) con il governatore del Texas (a sinistra) Greg Abbott

Ma la logistica potrebbe essere complicata.

I dossier devono essere esaminati, mentre già si registra un ritardo nel trattamento delle domande di asilo.

“Rendere deportabili molte più persone costerà molto”, nota Castañeda, sottolineando che il presidente non ha fornito informazioni sui costi dei suoi decreti.

Altre misure

Il 47e Il presidente intende continuare la costruzione del muro di confine. Alcune misure restano ancora vaghe, come “la repressione dei santuari penali” o “migliorare l’esame e il controllo degli stranieri”, come si legge sul sito della Casa Bianca.

Con l’Agenzia France-Presse

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