Lunedì la presidente peruviana Dina Boluarte è apparsa in tribunale per un caso che potrebbe fruttarle più di un nuovo profilo: un’operazione al naso nel luglio 2023 tenuta segreta e riservata sin dalla sua rivelazione dell’abbandono dell’incarico.
Dina Boluarte si è presentata questa mattina nella sede della procura di Lima, dove è stata ascoltata a porte chiuse per più di quattro ore prima di andarsene senza rilasciare dichiarazioni. È la prima volta che testimonia in questa vicenda, che potrebbe portare a una richiesta di destituzione da parte del Parlamento.
Lo scandalo è scoppiato il 5 dicembre dopo che il suo ex primo ministro Alberto Otarola ha rivelato che la leader si era operata il naso senza informare il Parlamento, come previsto dalla legge, per il rischio di complicazioni alla sua salute.
La procura ha quindi aperto un’indagine per verificare se la signora Boluarte, un avvocato di 62 anni, abbia commesso un “reato di abbandono dell’incarico” e non abbia informato il governo e il Parlamento di questa operazione.
Secondo alcuni parlamentari e avvocati, la signora Boluarte ha violato la Costituzione, il che potrebbe portare a un processo di impeachment o di posto vacante.
– “Nato morto” –
“È un’indagine nata morta”, ha assicurato alla stampa l’avvocato del presidente, Juan Carlos Portugal, secondo il quale la signora Boluarte ha risposto a 45 domande durante il suo interrogatorio.
Secondo lui non esiste alcun reato di omissione o abbandono dell’incarico perché “la presidente ha firmato di propria mano 91 decreti” il giorno dell’operazione. “Era lucida e cosciente, si è trattato di un piccolo intervento (…) durato 40 minuti nella notte del 28 giugno 2023”, ha aggiunto.
In un messaggio inviato al Paese il 13 dicembre, la leader ha confermato l’operazione, precisando che era necessaria per la sua salute.
“Non si è trattato di un intervento cosmetico, ma di un intervento necessario ed essenziale per la mia salute”, ha dichiarato, assicurando che l’operazione non le ha causato alcun tipo di disabilità e non ha ostacolato l’esercizio delle sue funzioni di presidente.
La signora Boluarte aveva escluso a dicembre di dimettersi a causa di questa vicenda e aveva assicurato che avrebbe “lasciato il palazzo (presidenziale) dalla porta principale” alla fine del suo mandato nel luglio 2026.
La vicenda, tuttavia, ha fatto notizia sulla stampa locale e ha generato molta attività sui social network, con “il naso presidenziale” che è diventato virale e ha ispirato numerosi meme.
Dina Boluarte, il cui indice di popolarità è ai minimi termini, è oggetto anche di diverse altre inchieste, tra cui il cosiddetto “Rolexgate”, riguardanti orologi e gioielli di lusso, che non avrebbe dichiarato.
È inoltre perseguita per la sua presunta responsabilità nella repressione delle manifestazioni scoppiate durante la sua ascesa al potere all’inizio di dicembre 2022 dopo la destituzione dell’ex presidente Pedro Castillo. La repressione provocò almeno 50 morti.
In più di otto anni, il Perù ha avuto sei presidenti diversi, nella peggiore ondata di instabilità politica della sua storia moderna.