Il primo ministro della Groenlandia Mute Egede ha dichiarato lunedì che il territorio autonomo danese è aperto a relazioni più strette con gli Stati Uniti, in particolare nelle aree con risorse minerarie non sfruttate, e che sta cercando “opportunità di cooperazione con (Donald) Trump”.
Il presidente eletto degli Stati Uniti, che entrerà in carica il 20 gennaio, ha causato un terremoto la scorsa settimana quando si è rifiutato di escludere un intervento militare per riportare il Canale di Panama e la Groenlandia sotto il controllo statunitense. Il vicepresidente eletto JD Vance, da parte sua, ha dichiarato a Fox News che gli Stati Uniti non hanno bisogno dell’uso della forza militare, sottolineando che hanno già truppe in Groenlandia. Gli Stati Uniti hanno effettivamente una base militare nel nord-ovest della Groenlandia.
In una conferenza stampa, il primo ministro groenlandese Mute Egede ha affermato che il territorio è aperto a legami più stretti con gli Stati Uniti, secondo l’emittente pubblica groenlandese KNR. “Dobbiamo fare affari con gli Stati Uniti. Abbiamo iniziato ad impegnarci nel dialogo e a cercare opportunità di cooperazione con Trump”, ha sottolineato Egede.
Il territorio ha “le porte aperte in termini minerari. Sarà lo stesso negli anni a venire. Dobbiamo commerciare con gli Stati Uniti”, ha insistito. Il territorio, che aspira all’indipendenza dalla Danimarca, suscita desiderio per le sue risorse naturali, sebbene vi siano vietate la prospezione petrolifera e lo sfruttamento dell’uranio, e per la sua importanza geostrategica, il che spiega perché gli Stati Uniti vi hanno una base militare.
Donald Trump aveva dichiarato per la prima volta di voler acquistare la Groenlandia nel 2019, durante il suo primo mandato presidenziale, una proposta che è stata risolutamente respinta dalla Groenlandia e dalla Danimarca.
Durante una visita in Danimarca la scorsa settimana, Egede ha affermato che il territorio “sta entrando in una nuova era, una nuova era in cui la Groenlandia è al centro del mondo”. Ha stabilito che la Groenlandia continuerà a cooperare con gli Stati Uniti, sottolineando che ciò avverrà alle sue condizioni e che sarà “il popolo groenlandese a decidere il proprio futuro”.