Più di un anno di lavoro per far scomparire la Banana

Più di un anno di lavoro per far scomparire la Banana
Più di un anno di lavoro per far scomparire la Banana
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Prospettive 2025 (7/7). Dopo tante vicissitudini, il destino dell’edificio Navarra, chiamato “Banana” per la sua forma curvilinea, quest’anno sarà infatti demolito. Un progetto che inizierà a metà febbraio e dovrebbe durare dai 12 ai 18 mesi.

Commissionato nel maggio 1957, l’edificio della Navarra è ormai agli ultimi mesi. Infatti, dopo molte vicissitudini, la sua demolizione è stata approvata dal consiglio comunale nel settembre 2023, ponendo fine ad anni di procrastinazione sul futuro di questo emblematico edificio di 60 appartamenti. Infatti, all’inizio degli anni 2000, Hamaris voleva riabilitare il Banana ma la revisione del Piano di Protezione e Sviluppo della Città (PSMV), nel 2008, aveva bloccato questo progetto e il proprietario sociale non poteva che avviare lavori di sicurezza. Un’operazione che ha permesso a La Banane di salvarsi la pelle fino a giugno 2018 quando la sua demolizione sembrava inevitabile.

Ma, durante la riunione del consiglio comunale del 29 settembre 2022, Anne Cardinal, sindaco di Langres, ha suggerito che l’edificio potrebbe essere salvato (leggi daily jhm del 19 ottobre 2022). Una speranza nata dalla richiesta di Caroline Marlot, allora Architetto di Edifici di Francia (ABF), di pensare a un’alternativa. Ma, con il cambio di ABF, si formula un parere contrario e si dà il via libera alla distruzione dell’edificio. Ma bisognerà aspettare ancora questo parere nel settembre 2023 e l’autorizzazione prefettizia per intervenire. Dopo gli studi preliminari per questa demolizione e la scelta dell’impresa che si occuperà di questo pesante progetto, i lavori dovranno iniziare a metà febbraio con una fase di preparazione del sito e di pre-pulizia che dovrebbe durare tre mesi e mezzo.

Commissionato nel maggio 1957, l’edificio della Navarra contava non meno di 60 unità abitative.

Posizione netta all’inizio del 2026

Una volta completata questa prima fase, gli ingressi verranno delimitati, verranno installati i ponteggi e l’amianto sarà completamente rimosso. Un passo importante che richiederà ben cinque mesi e mezzo e per il quale verrà utilizzato un nuovo processo. “Ciò comporta l’installazione di impalcature termocoperte, una novità assoluta per Hamaris. Infatti è necessario effettuare la bonifica dell’amianto dalla facciata (rivestimento esterno). Vero e proprio involucro impermeabile, il ponteggio termocoperto crea una barriera protettiva che impedisce la dispersione nell’atmosfera di particelle di amianto potenzialmente pericolose”, spiega Hamaris.

Pertanto solo a metà novembre dovrebbe iniziare la rimozione degli elementi d’ingresso. Questa fase dovrebbe durare un altro mese e mezzo e sarà seguita dalla demolizione vera e propria dell’edificio che avverrà quindi all’inizio del 2026. Una decostruzione che dovrebbe avvenire sgretolando l’edificio. Una volta scomparsa la Banana, non resterà che ripristinare la terra appartenente ad Hamaris. Resta da vedere cosa accadrà al sito…

Patrizia Charmelot

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