Di Le Figaro con AFP
Pubblicato
6 gennaio alle 6:54,
aggiornato 6 gennaio alle 8:30
Il primo ministro, in minoranza in Parlamento e indebolito dal crescente malcontento all’interno del suo partito, potrebbe fare l’annuncio già lunedì, secondo fonti del quotidiano canadese. Globo e posta.
Il primo ministro canadese Justin Trudeau, sotto pressione da settimane, potrebbe annunciare le sue dimissioni nei prossimi giorni, ha riferito domenica 5 gennaio il quotidiano di Toronto. Il globo e la posta . Citando tre fonti anonime che conoscono gli affari interni del partito, il quotidiano indica che l’annuncio di Justin Trudeau potrebbe arrivare già lunedì.
Quest’ultimo sarebbe fatto prima di una riunione nazionale del suo partito prevista per mercoledì, secondo fonti dell’ Globo e posta. L’uscita di Justin Trudeau lascerebbe il partito senza leader a pochi mesi dalle prossime elezioni legislative, che si terranno entro la fine di ottobre. Interrogato dall’AFP, l’ufficio del Primo Ministro ha rifiutato di commentare queste informazioni.
Caos politico
Finora, Justin Trudeau, che aveva annunciato la sua intenzione di ricandidarsi, è accreditato nei sondaggi con più di 20 punti di distacco dal suo rivale conservatore, Pierre Poilievre. Una minoranza in Parlamento, indebolita dal ritiro del suo alleato di sinistra e dal crescente malcontento all’interno del suo stesso partito, Justin Trudeau sta affrontando la crisi politica più grave da quando è salito al potere nove anni fa.
Il caos regna nella capitale Ottawa dopo le dimissioni a sorpresa del vice primo ministro Chrystia Freeland, che non era d’accordo con Justin Trudeau su come gestire l’incombente guerra economica con gli Stati Uniti.
Le dichiarazioni di Donald Trump delle ultime settimane hanno infatti aggravato la crisi politica canadese e provocato un’onda d’urto. Il Paese cerca una soluzione alle minacce del futuro presidente americano, che ha promesso di imporre dazi doganali del 25% a Canada e Messico al suo ritorno al potere a gennaio.
Indice di popolarità basso
Dopo quasi un decennio al potere, Justin Trudeau soffre ora di un basso indice di popolarità, essendo considerato responsabile dell’elevata inflazione del paese e della crisi dell’edilizia abitativa e dei servizi pubblici. Al suo arrivo nel 2015, il mondo intero ha osservato con interesse, se non con ammirazione, i primi passi al potere di Justin Trudeau, un giovane leader multilateralista che ha affermato che “Il Canada è tornato” sulla scena internazionale.
Primo ministro, ha reso il Canada il secondo paese al mondo a legalizzare la cannabis, ha introdotto l’assistenza medica in caso di morte, una tassa sul carbonio, ha avviato un’inchiesta pubblica sulle donne indigene scomparse e uccise e firmerà una versione modernizzata dell’accordo di libero scambio nordamericano ( NAFTA).
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