Il governo senegalese commenterà le decine di morti tra il 2021 e il 2024 a causa della violenza politica.
“Che queste morti restino impunite sarebbe un brutto segnale. Ciò creerebbe un clima di insicurezza.
Faremo in modo che venga fatta tutta la luce” su questi avvenimenti, ha dichiarato il ministro Ousmane Diagne davanti ai deputati senegalesi.
“Verranno individuate le responsabilità e gli sponsor risponderanno del loro operato”ha aggiunto.
Il suo discorso si è svolto davanti alla nuova Assemblea nazionale risultante dalle elezioni legislative di novembre, vinte dal partito presidenziale con 130 dei 165 seggi.
Il presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye è stato eletto alla fine di marzo 2024 dopo tre anni di confronto con il potere del presidente Macky Sall (2012-2024) che hanno causato decine di morti, secondo le ONG e l’allora opposizione.
Eletto nel 2012 e rieletto nel 2019, nel 2024 Macky Sall non aveva ancora chiarito il suo desiderio di candidarsi per un terzo mandato.
L’ipotesi di una sua candidatura aveva incontrato forti opposizioni in nome del rispetto della Costituzione senegalese.
Il Senegal aveva già vissuto episodi di disordini mortali dal 2021 causati da questo stallo tra Ousmane Sonko e il precedente governo.
Decine di persone sono state uccise e centinaia arrestate.
Una legge di amnistia che copre questi fatti, su iniziativa del signor Sall, è stata approvata lo scorso marzo, prima delle elezioni.
Questa legge aveva lo scopo di allentare le tensioni in un contesto di forte tensione in vista delle elezioni presidenziali.
Ha permesso di liberare dal carcere centinaia di persone imprigionate durante tre anni di scontri, tra cui MM. Faye e il suo primo ministro Ousmane Sonko che, però, hanno promesso di abrogarla.
Inoltre, i nuovi deputati hanno adottato una revisione della Costituzione eliminando due istituti consultivi, il Consiglio economico, sociale e ambientale (Cese) e il Consiglio superiore dei poteri locali (HCCT), ritenuti “mangiatori di budget” per potere.
“Le risorse liberate (da questa eliminazione) verranno ridistribuite” verso i settori che “spetterà al governo individuare”ha dichiarato il ministro Ousmane Diagne.
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