Gli sforzi nel campo della prevenzione e della promozione della salute mentale tra la popolazione in generale e in gruppi specifici in particolare rimangono insufficienti, rileva la stessa fonte, sottolineando che lo stesso vale per l’offerta di assistenza in questa materia, nelle sue dimensioni ad essa collegate strutture sanitarie e risorse umane per coprire adeguatamente la popolazione, in assenza di una copertura territoriale globale ed egualitaria.
Il rapporto rileva in questo senso che la capacità di accoglienza psichiatrica nel settore pubblico è di 2.466 posti letto, con una densità media non superiore a 6,86 posti letto ogni 100.000 abitanti, sottolineando l’inefficienza nell’utilizzo delle risorse disponibili e la carente organizzazione dell’offerta assistenziale, caratterizzata da l’assenza di strutture intermedie e alternative al ricovero. Questa situazione ha un impatto negativo sulla capacità di accoglienza degli ospedali psichiatrici.
Di fronte a queste constatazioni, la Corte raccomanda l’istituzione di una politica integrata con linee guida chiare, che tenga conto delle grandi questioni del sistema di salute mentale, in particolare la promozione della salute mentale, la prevenzione delle malattie psicologiche e il miglioramento dell’offerta di cura. Richiede inoltre lo sviluppo di un quadro giuridico adattato alle specificità della salute mentale e di un sistema di governance inclusivo, che coinvolga tutte le parti interessate.
Inoltre, la Corte raccomanda una strategia multisettoriale incentrata sul rafforzamento della prevenzione, sull’ottimizzazione della fornitura di cure e sull’uso efficiente delle risorse disponibili, nonché sull’istituzione di un sistema informativo armonizzato ed efficace per la sorveglianza e il monitoraggio epidemiologico.