Nonostante una legge che vieta i sacchetti di plastica, i rifiuti continuano a inquinare le strade del Regno. Leila Benali, Ministro della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile, chiede un impegno collettivo per affrontare questa sfida ambientale.
L’entrata in vigore della legge 77-15 nel 2015 (zero mika), che vieta i sacchetti di plastica, ha ridotto solo leggermente la loro percentuale di rifiuti domestici (12%). È quanto emerge dalla risposta del Ministro della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile a un’interrogazione del gruppo parlamentare del Raggruppamento Nazionale degli Indipendenti (RNI) sulla gestione dei rifiuti plastici. “Sebbene disponiamo di una legge, questa non è stata pienamente attuata sul campo e l’uso della plastica è aumentato, soprattutto durante la pandemia di Covid”, ha affermato.
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Leila Benali giustifica questi risultati contrastanti con le lacune nell’applicazione della legge e il comportamento esacerbato durante la pandemia di Covid-19. Per affrontare questa sfida ambientale, ha chiesto uno sforzo collettivo. Secondo lei, il successo della lotta contro l’inquinamento da plastica dipende tanto dalle riforme quanto dall’impegno dei cittadini.
“La lotta contro l’inquinamento e i rischi legati ai rifiuti di plastica è per noi un obbligo, perché esiste una risoluzione delle Nazioni Unite, 14/5, dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente, che impegna il Marocco in questo contesto ad adottare diverse misure per far fronte a questo sfida globale”, ha ricordato.
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Leila Benali ha anche indicato che il suo dipartimento ha preparato la legge che modifica la legge 28-00 con una serie di misure molto importanti in questo contesto per ridurre la produzione di rifiuti, la raccolta differenziata e la responsabilità estesa del produttore.
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